La buca apertasi a Roma in piazza della Rotonda fa venire alla luce la pavimentazione dell’area fatta realizzare da Agrippa nel 27-25 a.C

L’improvvisa apertura a Roma di una buca in Piazza della Rotonda riserva una sorpresa archeologica di grande valore: l’antica pavimentazione di epoca imperiale dell’area del Pantheon con le antiche meraviglie rimaste nascoste per secoli. Le 7 lastre di travertino, che si trovano a una quota di circa 2 metri e mezzo sotto il piano stradale con dimensioni di circa 80 cm. per 90 cm. con uno spessore di 30 centimetri, erano state ritrovate una prima volta negli anni ’90 del secolo scorso in occasione della costruzione di una galleria di sottoservizi, come fu documentato con uno scavo.
«E ora, dopo oltre 20 anni,  – spiega Daniela Porro, Soprintendente Speciale di Roma – riemergono intatte le lastre della pavimentazione antica della piazza antistante il Pantheon, protette da uno strato di pozzolana fine. Una dimostrazione inequivocabile di quanto sia importante la tutela archeologica. Non solo una occasione di conoscenza, ma fondamentale per la conservazione delle testimonianze della nostra storia, un patrimonio inestimabile in particolare in una città come Roma».
In epoca imperiale la piazza era molto più grande della attuale e si apriva di fronte al Pantheon, il tempio dedicato a tutti gli dei fatto costruire da Agrippa tra il 27 e il 25 avanti Cristo. L’area è stata interamente ristrutturata nel II secolo dopo Cristo dall’imperatore Adriano, e anche la piazza venne rialzata e nuovamente pavimentata. Le quote cui si trovano le lastre, oggi rimesse in luce, appaiono pertinenti alla fase adrianea del complesso.
Il cantiere in un primo momento in gestione dal I Municipio, consegnato poi ad Acea, continuerà nei prossimi giorni per il ripristino idrico e con ulteriori indagini archeologiche della Soprintendenza Speciale di Roma in collaborazione con la Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali.

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