I dati sull’epidemia da covid-19 nel secondo giorno della “fase 2” forniti dalla Protezione Civile sono abbastanza confortanti per alcuni segnali. Vediamo in particolare quali. Cominciamo dai guariti: oggi sono 2.352, che fanno salire il totale delle guarigioni a quota 85.231. Al tempo stesso i malati attualmente sono 98.467 con un decremento di 1.513 rispetto a ieri. Continua anche il calo dei ricoverati in terapia intensiva: ad oggi sono 1.427, 52 in meno rispetto a ieri. I decessi sono stati nelle ultime 24 ore 236 con 6 regioni (Umbria, Sardegna, Valle d’Aosta, Calabria, Basilicata e Molise) dove non si registrano morti nelle ultime 24 ore: il totale dall’inizio dell’epidemia è di poco sotto quonta trentamila, e cioè 29.315. In Italia i contagiati totali, vale a dire gli attualmente positivi al coronavirus, le vittime e i guariti, sono 213.013 con un incremento rispetto a ieri di 1.075, incremento più contenuto ma pur sempre allarmante. Era dal 10 marzo che non si registrava un incremento così basso nel totale dei contagiati , compresi cioè gli attualmente positivi, le vittime e i guariti.
Quel dato, comunque, ci dice che è stato trovato un infetto ogni 51 tamponi, un dato molto basso, che però non tiene conto del fatto che almeno il 30% dei tamponi sono ripetuti.
Perciò il virologo dell’Istituto Superiore di Sanità Gianni Rezza insiste sulla considerazi0ne che “ci vuole un cambio di passo in fase 2 sui tamponi, bisogna cambiare strategia aumentando il numero di test, estendendo l’esperienza del Veneto (vedi grafico qui sotto). Quindi bisogna fare tamponi anche ad asintomatici, come i familiari stretti di malati”.
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