Da due mesi continua l’assurdo bombardamento quotidiano delle reti Rai, che ad ogni fine telegiornale o trasmissione avverte che quest’anno il canone si pagherà da luglio, a rate, sulla bolletta elettrica per sottolineare che così si pagheranno 13 euro in meno (!). Ma ora si scopre che nulla ancora è stato predisposto perché le cose possano filare lisce. E’ il presidente di Assoelettrica, Chicco Testa (foto), a rivelarlo. “Siamo al 15 febbraio – dice – ma le imprese del settore ancora non sanno come dovranno esigere il canone Rai, che il governo ha voluto inserire nelle bollette dell’energia elettrica”. “Il rischio – avverte Testa (che, è bene ricordarlo, in tutti i talk show non fa mistero delle sue simpatie per il capo del governo) – è che si arrivi impreparati alla scadenza del prossimo luglio”, avverte. Infatti le imprese devono predisporre i “sistemi informatici per le nuove fatture e per incrociare le banche dati”.
Il decreto del governo sulle modalità di applicazione delle nuove regole doveva arrivare entro il 14 febbraio; ma finora non ve ne è traccia. E Chicco Testa fa riferimento non a caso all’incrocio tra banche dati, perché è lì che potrebbero verificarsi pasticci, magari con l’invio alla stessa famiglia di una doppia trattenuta pere il canone. Infatti, è stato ribadito che esso va pagato solo per la prima casa, ma spesso accade che, per esempio, attualmente il canone non sia intestato allo stesso intestatario della bolletta elettrica e della proprietà o affitto dell’appartamento ma ad altro familiare e in tal caso solo un buon ricorso all’incrocio tra banche dati potrà evitare che il titolare dell’utenza elettrica venga scambiato per un evasore o che la trattenuta sulla bolletta arrivi a lui e al familiare. Insomma, si rischia di vederne delle belle se l’operazione non verrà attuata come si deve, e fioccheranno i ricorsi e i conseguenti ricalcoli.
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