Un ragazzo di 19 anni è stato ucciso a Detroit, in Michigan, da colpi di arma da fuoco sparati da qualcuno passato a bordo di un Suv davanti alla folla di persone che stavano manifestando per protestare contro l’uccisione dell’afroamericano George Floyd (foto a destra) morto a Minneapolis per soffocamento dopo essere stato tenuto premuto a terra per 9 minuti con un ginocchio sul collo (foto a sinistra) da un poliziotto bianco, licenziato e poi arrestato, spalleggiato da tre suoi colleghi, licenziati anche loro. L’autopsia sulla vittima esclude però al momento “una diagnosi di asfissia traumatica o di strangolamento”. Perciò la famiglia chiede un’altra autopsia “indipendente”. Intanto a Washington è scattato anche il lockdown a protezione della Casa Bianca, assediata anch’essa dai manifestanti. Secondo quanto riportato dal Guardian, i manifestanti hanno lanciato acqua contro gli agenti dei Servizi segreti schierati.a protezione della sede del presidente Usa.
Il Pentagono ha chiesto all’esercito di tenere diverse unità militari pronte ad essere dispiegate a Minneapolis: lo riferisce l’Associated Press sottolineando che è estremamente raro che il Pentagono dia un ordine del genere.
Il governatore della Georgia, Brian Kemp, ha dichiarato lo stato d’emergenza a Fulton County, dove si trova Atlanta, a causa delle tensioni e dei tafferugli durante le proteste. Dimostrazioni sono in corso, oltre che nella capitale, a Saint Paul (Minnesota), New York, Houston, Detroit. E altre proteste sono previste nel weekend, dall’Iowa alla Florida.
Per contrastare le proteste a Minneapolis sono stati schierati anche 500 uomini della Guardia Nazionale ed è stato chiesto aiuto anche al governo del Minnesota.
Ora il presidente Trump minaccia: “Quando comincia il saccheggio si spara”. Ma nella terza notte di proteste è stato incendiato il commissariato dove lavorava l’agente che ha tenuto schiacciato in terra sotto il suo peso George Floyd.
Ieri 7 persone sono state ferite in una sparatoria durante una protesta a Louisville, nel Kentucky, per l’uccisione in marzo di una afroamericana, Breonna Taylor, 26 anni, nel corso di una perquisizione da parte di tre agenti bianchi nella sua casa.
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