Imitatori dei “gilet gialli” francesi hanno inscenato raduni a Milano, Torino, Bologna, Firenze e Roma gridando che…il coronavirus è un trucco. Identificati e denunciati

Estremisti di destra  travestiti da imitatori dei  “gilet gialli” francesi si sono esibiti oggi a Milano, a Bologna, a Torino e a Roma in giubbetti arancione nel tentativo di inscenare una protesta contro il governo, nel segno del coronavirus. Infatti hanno organizzato manifestazioni di piazza al grido “libertà” … contro l’obbligo della mascherina, sostenendo cheil virus è un trucco usato per imporre un nuovo ordine sociale, come se la pandemia che sta colpendo tutto il mondo fosse stata organizzata …da Palazzo Chigi.

Naturalmente sono fioccate le identificazioni delle forze dell’ordine con denunce a carico di coloro che hanno violato il divieto di assembramento e partecipato a manifestazioni non autorizzate. I manifestanti  in piazza Duomo a Milano erano guidati dall’ex generale dei carabinieri Antonio Pappalardo (foto), già partecipante, anni fa, al movimento dei ‘Forconi’ e anche lui denunciato per la violazione del decreto contro la diffusione del Covid-19. Parole d’ordine contro il governo e per un “governo votato dal popolo” in grado di portare ad un “ritorno alla lira italica”.

Il sindaco di Milano Giuseppe Sala s’è rivolto al prefetto: vanno denunciati perché una manifestazione come quella “è un atto di irresponsabilità in una città che sta faticosamente cercando di uscire dalla situazione in cui si trova”. Condanna anche dal capogruppo M5s lombardo Marco Fumagalli: “Se da domani aumenteranno i contagi chi sarà il responsabile?”. Il senatore di LeU Francesco Laforgia si rivolgerà direttamente alla ministra Lamorgese, perché “la piazza a Pappalardo non andava concessa”. Stesso clima a Torino: manifestazione senza intoppi, ma anche qui volti scoperti. A Bologna per garantire il distanziamento è dovuta intervenire la polizia. A Firenze invece i 250 “gilet’ in piazza tutti con le mascherine.

A Roma è di 70 persone il bilancio dei denunciati, ma in strada si sentivano accenti da tutte le Regioni, in spregio al divieto di mobilità. Nella Capitale la manifestazione s’è tinta di nero: circa 200 persone in Piazza Venezia – in testa il gruppo ‘Marcia su Roma‘, ma anche esponenti di Casapound – hanno tentato di raggiungere Montecitorio, ma sono state bloccate dalla polizia in assetto antisommossa. Poi nel tentativo di aggirare il cordone di scudi sono arrivate, sfilacciandosi di corsa in un improvvisato corteo, fin quasi al Vaticano, per poi essere imbottigliate, identificate e disperse.

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