di FABIO CAMILLACCI/ Il mondo del calcio italiano litigava in tempi di lockdown da coronavirus e continua a litigare anche oggi in vista della ripresa dei campionati. Un vecchio vizio tutto italico, soprattutto per quanto riguarda il mondo del pallone. Intanto, in occasione dell’ennesima Assemblea di Lega, i club della Serie A hanno condiviso in grande maggioranza il cosiddetto “piano B”, cioè quello relativo alla chiusura anticipata del torneo qualora il Covid-19 dovesse rendere impossibile portare a termine questa stagione. Ovviamente, non sono mancate polemiche e spaccature.
L’alternativa. E’ chiaro che tutti si augurano di non dover prendere in considerazione il “piano B”, ma almeno oggi uno scenario alternativo esiste. Lo hanno votato 16 società, 4 si sono astenute. In sostanza, in caso di malaugurato stop definitivo, se non ci saranno verdetti già aritmeticamente assegnati dal campo, non verranno indicati nè il vincitore dello scudetto, nè le squadre retrocesse.
Bocciata la folle idea dell’algoritmo. Un’idea lanciata nei giorni scorsi dal presidente della Figc Gabriele Gravina. Già portare a termine il campionato in queste condizioni ha del surreale, affidare poi il merito sportivo a un computer sarebbe stato assurdo e superfluo; soprattutto perchè l’algoritmo di fatto non cambierebbe nulla ma lascerebbe la classifica così com’è. Ma cos’è un algoritmo? Qualsiasi schema o procedimento sistematico di calcolo; in informatica, procedimento di calcolo definibile in un numero finito di regole e di operazioni. Nel Medioevo, procedimento di calcolo numerico fondato sopra l’uso delle cifre arabiche.
Il calcolo del “piano B”. E’ stato deciso quindi che la classifica finale verrà formulata grazie a un calcolo semplice: la media punti (in casa e in trasferta) moltiplicata per le rispettive partite mancanti. Di fatto servirà per assegnare soprattutto i piazzamenti per Champions ed Europa League. Certo, anche questo non è il massimo perchè è pur sempre un calcolo virtuale che non sta in piedi visto che si giocherà senza pubblico. Ora la palla passa al Consiglio Federale che sarà chiamato a ratificare queste scelte. Prepariamoci ad altre polemiche perchè la Figc è decisamente contraria in caso di stop a “cristallizzare” la classifica per gli ultimi tre posti che portano in B.
Ufficiali le 5 sostituzioni a partita. La Figc nel frattempo ha detto “sì” alla modifica temporanea al regolamento proposta dalla Fifa e approvata dall’Ifab in questa emergenza da coronavirus. Inoltre è stato deciso di prevedere che ogni squadra possa effettuare le sostituzioni utilizzando al massimo tre interruzioni della gara, oltre all’intervallo previsto tra i due tempi.
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