di FABIO CAMILLACCI/ Recita un vecchio detto: “Calcio d’agosto non ti conosco”. Si riferisce al fatto che il calcio d’estate dopo un mese di stop lascia il tempo che trova. Figuriamoci un calcio d’estate dopo oltre 3 mesi di stop causa emergenza coronavirus. Tutto ciò si è palesato in queste prime 7 partite tra semifinali e finale di Coppa Italia e i 4 recuperi di campionato. Domenica 21 giugno almeno abbiamo visto 8 reti in due partite. Un’inversione di tendenza rispetto alle prime gare. L’Atalanta è ripartita da dove aveva finito, a valanga, alla luce del 4-1 rifilato al Sassuolo; all’Inter invece questo lungo stop sembra aver fatto bene. Dopo la bella prestazione di Napoli nonostante l’eliminazione, è arrivata la conferma al Meazza contro la Sampdoria di Ranieri che resta pericolosamente a +1 sui cugini del Genoa e sul Lecce che occupano appaiate il terz’ultimo posto che porta in B. Archiviati i recuperi del 25° turno, da lunedi 22 giugno la Serie A riparte con la 27° gionrata e tutte le squadre alla pari. Prepariamoci dunque a un lungo spezzatino settimanale fino ai primi di agosto. Si giocherà praticamente tutti i giorni: 3 partite a settimana per i club.
San Siro: la “Lu-La” torna a splendere, Samp battuta e ora la squara di Antonio Conte è a meno 6 dalla Juve e a -5 dalla Lazio. Monologo nerazzurro nel primo tempo con reti della “premiata ditta” Lukaku e Lautaro. Nella ripresa meglio la compagine ospite a cui però non basta il gol del biondissimo Thorsby. In sintesi, l’Inter domina la scena e incanta nel primo tempo prima di calare nella seconda frazione di gioco e di complicarsi la vita rischiando di subire la beffa del pareggio. Bene Eriksen. Ma Conte tira un sospiro di sollievo soprattutto per aver recuperato brillantezza nella coppia d’attacco: il “Lu-La Park” pare essere riaperto. Forse non è vero che Lukaku è imballato (il gigante di colore dedica il gol a George Floyd) e Lautaro pensa troppo al corteggiamento del Barcellona del suo amico e connazionale Messi. Insomma, questa Inter può ancora dire la sua nella lotta scudetto in questi ultimi e serrati 12 turni.
Atalanta: la solita macchina da gol, poker al Sassuolo e quarto posto consolidato con un +6 sulla Roma. Una partita significativa andata in scena in quel di Bergamo, drammatica “zona rossa” d’Italia in piena emergenza da Covid-19. Ovviamente, non ci sono tifosi sugli spalti ma i calciatori della Dea pensano a loro e soprattutto pensano a chi non c’è più e a chi ha sofferto tanto. Ecco perchè al Gewiss Stadium il minuto di raccoglimento è ancor più commovente. Sul campo: Gomez inventa, Djimsiti e Zapata (autore di una doppietta) colpiscono. Tutto questo senza Ilicic, lo sloveno non è al meglio. Atalanta sempre più miglior attacco del torneo con 74 reti segnate. Di Bourabia su punizione la rete della bandiera di un Sassuolo che nei primi minuti era riuscito a spaventare i padroni di casa fallendo almeno un paio di clamorose occasioni da gol. Spicca il nervosismo di Gasp, espulso nonostante l’andamento del match. Scorie post-Covid?
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