JUVE, DAL DYBALDO AL DIGUALDO/ Dybala, Ronaldo e Higuain strapazzano il Lecce e i bianconeri consolidano il primato in classifica. Decisiva però l’espulsione di Lucioni nel primo tempo che penalizza i salentini e lancia una Vecchia Signora ancora pigra

di FABIO CAMILLACCI/ Campionato senza sosta: a meno di due giorni dal termine della 27° giornata, è già scattata la 28° con l’anticipo Juventus-Lecce 4-0. Dal “Dybaldo” (Dybala-Ronaldo) protagonista del 2-0 di Bologna, al “Dygualdo” (Dybala-Ronaldo-Higuain) che liquida i salentini all’Allianz Stadium. Il poker bianconero lo completa Matthijs de Ligt. Così, in attesa di Lazio-Fiorentina e Parma-Inter, la capolista si porta a +7 sui biancocelesti e a +11 sui nerazzurri. Ma il risultato non deve ingannare perchè nel primo tempo la Juve si conferma brutta, spenta e senza idee. Il Lecce in avvio mette paura alla Vecchia Signora, poi alla mezz’ora la svolta: fallo da ultimo uomo del difensore Lucioni e giallorossi in 10 uomini. Nella ripresa, Madama si scatena con i suoi solisti.

Firme d’autore sul match. Apre le danze un altro gioiello di Dybala al 53’, il tiro mancino che finisce all’incrocio dei pali è un autentico pezzo di bravura dell’attaccante argentino. Al 62′ dal dischetto Cristiano Ronaldo trasforma un rigore che si era procurato, e in classifica marcatori sale a quota 22 rispetto ai 27 gol di Ciro Immobile capocannoniere. Al momento piazza d’onore per CR7 a +3 sull’interista Lukaku. Minuto 77, fuori Dybala dentro Higuain che all’84’ cala il tris juventino interrompendo un digiuno che durava dal 15 gennaio. Fondamentale il recupero del “Pipita” per una squadra che di fatto ha solo lui come punta centrale pura. All’85’ anche l’olandese de Ligt partecipa alla festa. Il Lecce resta terz’ultimo in piena zona retrocessione.

L’analisi della partita. Nel primo quarto d’ora di gioco Lecce padrone del campo e vicino al gol con gli scatenati Rispoli e Mancosu. Padroni di casa statici e poco concentrati. Al 31′ però game over per i salentini: Lucioni sbaglia il controllo di un pallone facile facile, poi ingenuamente stende Bentancur lanciato a rete. Giusta la decisione dell’arbitro Piccinini: rosso diretto per aver fermato con un fallo una chiara occasione da gol. A quel punto, è chiaro, in campo c’è solo la Juventus; anche se è soltanto l’ingresso di Douglas Costa al 52′ a dare la scossa alla squadra di Sarri. Nella passerella finale c’è spazio anche per l’esordio in A del 22enne Simone Muratore, interessante centrocampista cresciuto nelle giovanili bianconere e già ceduto all’Atalanta per 8 milioni di euro. Un po’ troppo anche se il ragazzo è promettente.

Commenta per primo

Lascia un commento