di FABIO CAMILLACCI/ Il massimo campionato di calcio ai tempi del coronavirus è diventato come il Giro d’Italia o il Tour de Force, una giornata di riposo e poi subito di nuovo in sella a pedalare. E’ infatti già cominciata la 29° giornata di Serie A con un botta e risposta nella corsa scudetto: nella partita delle 19.30 la Lazio di Simone Inzaghi ribalta il Torino così come aveva fatto sabato scorso con la Fiorentina, in quella delle 21.45 la Juventus vince e convince in casa del Genoa restando capolista a +4 sui biancocelesti.
Gioielleria bianconera a Marassi: sono le perle di Dybala, Cristiano Ronaldo e Douglas Costa a firmare il 3-1 con cui Madama stende un Grifone ligure sempre più pericolante e a rischio retrocessione in B. Le reti dei tre solisti juventuni, tre autentici capolavori, arrivano tutti nella ripresa e spianano la strada alla compagine di Sarri che nel finale incassa il gol di Pinamonti.
L’impressione è che dopo tante stecche, i senatori e i fuoriclasse della Vecchia Signora abbiano detto al tecnico: “Basta schemi da scienziati perdenti di successo; giochiamo come sappiamo fare noi, come quando in panchina c’era Max Allegri”. Infatti, dopo il flop Coppa Italia, nelle prime tre gare di questa ripartenza di campionato è così: 3 partite 3 vittorie, 9 gol fatti e uno solo subito (quella di Pinamonti peraltro è la prima rete subita dalla Juve, semifinali e finale di Coppa Italia compresa).
Insomma, quando la partita si complica e non si sblocca, Bonucci e compagni tirano fuori dal cilindro i colpi dei fenomeni e per gli avversari è notte fonda. Dybala si conferma l’uomo del momento in casa bianconera. “La Joya” in questa stagione ha imparato a spaccare le partite con la sua immensa classe. Stavolta, al 50’, si esibisce in uno slalom in area avversaria prima di esplodere un velenoso sinistro rasoterra che batte Perin.
Per non essere da meno, CR7 risponde da par suo all’attaccante argentino. Sei minuti dopo il portoghese con una gran botta dal limite fulmuna ancora il portiere rossoblù. Perin può soltanto ammirare la grande giocata di Cristiano, come successivamente può soltanto ammirare la splendida parabola di Douglas Costa, entrato da poco.
La Lazio vince ancora in rimonta: al Torino non basta il “Gallo” Belotti su penalty in avvio di gara. Il capocannoniere della Serie A Ciro Immobile prima regala il rigore ai granata con un netto fallo di mano in area, poi si fa perdonare segnando nella ripresa il gol del pareggio con un diagonale mancino su cui Sirigu avrebbe potuto fare meglio.
Il definitivo 2-1 laziale lo segna Parolo con un tiro da fuori deviato da Bremer. La Lazio appare stanca ma rimane fortunata, anche quando l’arbitro non gli fischia un rigore a favore (ben 15, record assoluto in Europa. Potere Lotito). Il Toro di Cairo invece è inguardabile e adesso rischia seriamente di essere risucchiato dalle sabbie mobili della zona retrocessione.
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