di FRANCESCO MARIA PROVENZANO –
Mercoledì 5 agosto l’Aula si è riunita alle ore 9:30 e all’unanimità l’Assemblea ha approvato in via definitiva il ddl 867-B, disposizioni in materia di sicurezza per gli esercenti le professioni sanitarie e socio-sanitarie nell’esercizio delle loro funzioni. La relatrice, sen. Boldrini (PD), ha richiamato il contenuto del provvedimento: l’articolo 1, introdotto dalla Camera, individua meglio l’ambito delle professioni sanitarie; l’articolo 2 istituisce l’Osservatorio nazionale sulla sicurezza degli esercenti le professioni sanitarie; l’articolo 3, introdotto dalla Camera, prevede iniziative informative dal parte del ministro della Salute; gli articoli 4, 5 e 6 riguardano le pene per lesioni personali cagionate al personale sanitario e le circostanze aggravanti del reato; l’articolo 7, introdotto dalla Camera, prevede la stipula di protocolli con le Forze di polizia per un pronto intervento; l’articolo 8, introdotto dalla Camera, istituisce la giornata nazionale di educazione e prevenzione contro la violenza nei confronti degli operatori sanitari; l’articolo 9, introdotto dalla Camera, prevede una sanzione amministrativa per condotte offensive o moleste nei confronti del personale sanitario. L’articolo 10 reca la clausola di invarianza finanziaria.
Con diversi accenti hanno dichiarato voto favorevole i sen. Laniece (Aut), Zaffini (FdI), Annamaria Parente (IV), Errani (Misto-LeU), Vanna Iori (PD), Siclari (FI), Raffaella Marin (L-SP) e Maria Castellone (M5S).
Il sen. Zaffini (FdI) ha manifestato perplessità rispetto al proliferare di osservatori, giornate nazionali e iniziative informative; la sen. Marin (L-SP) ha denunciato la situazione insostenibile di pronto soccorso e centri di salute mentale, lamentando il mancato accoglimento di emendamenti volti a dotare le strutture sanitarie di strumenti di videosorveglianza e di un presidio fisso di polizia.
L’Assemblea ha poi approvato il ddl 1086, ratifica ed esecuzione dell’Accordo di cooperazione nel settore della difesa tra il Governo della Repubblica italiana e il Governo della Repubblica argentina, fatto a Roma il 12 settembre 2016. Il testo passa alla Camera.
L’Assemblea ha deliberato la costituzione in giudizio per resistere in un conflitto di attribuzione dinanzi alla Corte costituzionale, sollevato dal Tribunale di Torino, VI sezione penale. Il conflitto riguarda la decisione, assunta nella seduta del 9 gennaio 2019, di considerare insindacabili le opinioni espresse dall’allora senatore Stefano Esposito. La sen. Gallicchio (M5S) ha annunciato voto contrario ritenendo diffamatoria, ed estranea all’esercizio della funzione parlamentare, l‘accusa che Stefano Esposito ha rivolto all’ex magistrato Pepino di essere il mandante di un attentato contro la TAV.
A conclusione dell’esame della relazione sull’emergenza epidemiologica COVID-19 e ciclo dei rifiuti, approvata dalla Commissione di inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti e su illeciti ambientali ad esse correlati (doc. XXIII, n. 4), l’Assemblea ha approvato una proposta di risoluzione sottoscritta da tutti i Gruppi parlamentari. La risoluzione impegna il Governo ad assumere ogni iniziativa utile a risolvere le questioni evidenziate, tre le quali: la chiusura del ciclo dei rifiuti, la razionalizzazione dell’uso di presidi individuali e di materiali usa e getta, la riduzione dell’impatto ambientale dei rifiuti ospedalieri, l’analisi delle acque reflue e del rapporto tra emergenza epidemiologica e inquinamento atmosferico, il coordinamento della produzione normativa, il superamento delle norme derogatorie, la semplificazione in materia ambientale, la pianificazione dei controlli.
Il relatore, sen. Berutti (Misto), ha spiegato che l’emergenza epidemiologica, pur comportando un calo della produzione dei rifiuti, ha messo in evidenza le carenze strutturali degli impianti. Sebbene le imprese e i lavoratori abbiano concorso a mantenere un adeguato livello dei servizi, sono emerse nuove criticità legate allo smaltimento di materiali sanitari, alle tariffe e alla sospensione della Tari, alla complessità normativa e alla depurazione delle acque. Hanno dichiarato voto favorevole alla proposta di risoluzione i sen. Iannone (FdI), Comincini (IV), Paola Nugnes (Misto-LeU), Ferrazzi (PD), Maria Gallone (FI), Briziarelli (L-SP) e Trentacoste (M5S).
La Conferenza dei Capigruppo ha stabilito che nella seduta di domani sarà discusso il ddl sulla parità di genere nelle consultazioni elettorali regionali; seguirà un’informativa del Ministro della salute. Intorno al 18 agosto sarà comunicata la presentazione del decreto-legge recante misure economiche urgenti. Dal 1° al 4 settembre l’Assemblea discuterà il decreto-legge semplificazioni; in quella settimana il Presidente del Consiglio renderà comunicazioni sull’attuazione delle misure di contenimento del Covid-19.
In apertura di seduta si è svolta una discussione sul calendario dei lavori. I sen. Romeo (L-SP) e Ciriani (FdI), richiamando i principi di trasparenza e di equilibrio dei poteri, hanno proposto che nella seduta di domani si svolga un dibattito sulla secretazione degli atti del comitato tecnico scientifico che hanno ispirato i Dpcm del Presidente del Consiglio; hanno denunciato inoltre l’abuso di poteri speciali con riferimento alle nomine nei Servizi di sicurezza, effettuate dal Governo senza consultare il Comitato parlamentare di controllo.
I sen. Perilli (M5S) e Ferrara (PD) hanno giudicato la proposta strumentale e provocatoria; il sen. Faraone (IV) ha rilevato che il dibattito potrà svolgersi a ottobre, quando cesserà lo stato di emergenza. In dissenso dal Gruppo, il sen. Crucioli (M5S) ha dichiarato voto favorevole al dibattito sugli atti secretati. Il sen. Malan (FI), associandosi alla richiesta di modifica del calendario, ha proposto in via subordinata di calendarizzare alcuni ddl sulla giustizia (istituzione di una Commissione d’inchiesta sull’uso politico della giustizia, incarichi politici dei magistrati, istituzione della giornata delle vittime del sistema giudiziario). Le proposte di modifica del calendario sono state respinte. (La seduta è terminata alle ore 17:15).
Giovedì 6 l’Aula ha iniziato i lavori alle ore 9:00 e in apertura di seduta il Presidente del Senato Casellati ha ricordato la figura di Sergio Zavoli, giornalista, narratore della storia della Repubblica, ideatore e conduttore di trasmissioni televisive di inchiesta. Dopo che l’Assemblea ha osservato un minuto di silenzio, alla commemorazione del sen. Zavoli si sono associati il ministro dei Beni e delle Attività Culturali, Franceschini e i sen. Bressa (Aut), Renzi (IV), Ruotolo (Misto-LeU), Zanda (PD), Stefania Craxi, Barachini (FI), Erica Rivolta (L-SP), Di Nicola, Airola (M5S), La Russa (FdI).
L’Assemblea ha approvato in via definitiva il ddl n. 1905, conversione in legge del decreto-legge 31 luglio 2020, n. 86, recante disposizioni urgenti in materia di parità di genere nelle consultazioni elettorali delle regioni a statuto ordinario. La relatrice, sen. Valente (PD), ha riferito sul provvedimento: in vista delle consultazioni elettorali regionali del 20 settembre prossimo, il Governo è intervenuto in via sostitutiva per adeguare il sistema elettorale della Puglia ai principi della parità di genere nell’accesso alle cariche elettive. L’articolo 1 prevede quindi che, al fine di assicurare il pieno esercizio dei diritti politici e l’unità giuridica della Repubblica, per le elezioni del consiglio regionale nella Regione Puglia – in luogo delle vigenti disposizioni regionali in contrasto con i princìpi della legge n. 165 del 2004 e salvo sopravvenuto autonomo adeguamento regionale ai predetti princìpi – si applicano le seguenti disposizioni: a) ciascun elettore può esprimere due voti di preferenza, di cui una riservata a un candidato di sesso diverso dall’altro; b) nel caso in cui siano espresse due preferenze per candidati del medesimo sesso, si procede all’annullamento della seconda preferenza. Il prefetto di Bari è nominato commissario straordinario con il compito di provvedere agli adempimenti per l’attuazione del decreto.
La relatrice, dopo aver richiamato il quadro normativo, costituzionale e di rango primario, sulla promozione della parità di genere, ha rilevato che la doppia preferenza è una disposizione antidiscriminatoria che promuove la qualità delle istituzioni democratiche. Il sen. Calderoli (L-SP) ha avanzato una questione pregiudiziale di costituzionalità, argomentando che il Governo non può intervenire in materia elettorale con un decreto-legge che limita indebitamente l’autonomia regionale. Le elezioni regionali in Puglia avrebbero dovuto svolgersi lo scorso mese di aprile, ma (secondo Calderoli) il Governo si è mosso soltanto dopo l’emergenza Covid, legittimando il sospetto di un intervento-spot illegittimo. La doppia preferenza, peraltro, danneggia nei fatti la rappresentanza femminile. Il sen. Parrini (PD) ha espresso sorpresa per la questione pregiudiziale, considerato che in Commissione il decreto è stato esaminato rapidamente e approvato all’unanimità.
Respinta la questione pregiudiziale, è iniziata la discussione generale, alla quale hanno preso parte i sen. Alessandra Maiorino, Angela Piarulli, Cinzia Leone (M5S), Assuntela Messina (PD), La Russa (FdI), Paola Binetti, Damiani (FI). I senatori di opposizione hanno posto l’accento sulle responsabilità del Presidente della Puglia Emiliano e della Giunta di centrosinistra nel mancato recepimento dei principi di parità di genere nella legislazione regionale elettorale. Il ministro per gli Affari regionali e le Autonomie, Boccia, ha evidenziato che, sebbene l’esercizio dei poteri sostitutivi sia previsto dall’articolo 120 della Costituzione, il Governo ha sempre cercato di evitarlo, preferendo la strada della mediazione. Ha ricordato quindi che la Regione Liguria ha risposto positivamente alla sollecitazione e ha precisato, infine, che l’Esecutivo interverrà anche in Calabria e in Piemonte, in caso di mancato adeguamento. Hanno svolto dichiarazione di voto favorevole le sen. Unterberger (Aut), Conzatti (IV), De Petris (Misto-LeU), Fedeli (PD) e il sen. Dell’Olio (M5S). Nell’annunciare voto favorevole, il sen. Zaffini (FdI) ha ricordato che il suo partito è guidato da una donna e non accetta lezioni retoriche sulla parità. Favorevole alla parità di genere, ma contrario allo strumento del decreto-legge, il sen. Vitali (FI) ha dichiarato l’astensione. Sottolineando le inadempienze della maggioranza di centrosinistra pugliese e richiamando l’articolo 72 della Costituzione, che esclude il decreto-legge in materia elettorale, anche la sen. Ricciardi (L-SP) ha annunciato l’astensione. Con 149 voti favorevoli, nessun contrario e 98 astensioni, il Senato, ha approvato in via definitiva l’A.S. 1905, di conversione in legge del decreto-legge 31 luglio 2020, n. 86 sulla parità di genere nelle consultazioni elettorali delle regioni a statuto ordinario.
Il Ministro della salute Speranza ha reso un’informativa sul contenuto dei provvedimenti di attuazione delle misure di contenimento per evitare la diffusione del virus COVID-19: i numeri ufficializzati dal centro europeo per la prevenzione delle malattie – ha detto – indicano chiaramente che la situazione in Italia (incidenza del 5,7 su 100.000 abitanti negli ultimi 14 giorni) è oggettivamente migliore rispetto agli altri Paesi; è un risultato positivo conseguito dal Servizio sanitario nazionale. A livello globale nell’ultima settimana si registrano un milione di casi in più e i decessi sono arrivati a 700.000: il ministro ha ribadito quindi che l’Italia è fuori dalla tempesta ma non è in un porto sicuro; ha ricordato le tappe del percorso di riapertura e ha espresso un giudizio positivo su questa fase. Il monitoraggio dell’Istituto superiore di sanità ha consentito di valutarne l’impatto: la curva ha continuato a piegarsi e da qualche settimana la situazione è stabile, ma il virus circola, ci sono focolai ma è possibile intervenire tempestivamente. Lo studio di siero prevalenza (effettuato su 65.000 persone, il campione più alto a livello europeo) rivela che il 2,5 per cento della popolazione ha incontrato il virus e ha sviluppato anticorpi; c’è un’enorme diversità geografica, la Lombardia è la regione più colpita, nel Sud la media è sotto l’1 per cento.
Le misure di contenimento hanno quindi funzionato. Ma non esiste un rischio zero e la riapertura proseguirà sulla linea della prudenza; restano decisive tre regole, riconosciute da tutta la comunità scientifica: l’utilizzo delle mascherine, obbligatorie nei luoghi chiusi aperti al pubblico, il distanziamento di almeno un metro e il lavaggio frequente delle mani. Se queste regole saranno condivise e rispettate, il percorso di riaperture proseguirà con riferimento alle attività fieristiche e alle navi da crociera. In questi mesi è stato costruito un rapporto positivo tra scienza e politica: la politica può scegliere meglio se ascolta le evidenze scientifiche. Rispondendo a una richiesta di trasparenza della Lega, il Ministro ha informato che la Protezione civile ha consegnato i verbali richiesti. La chiusura della scuola è stata la scelta più difficile anche se indispensabile, ma il Ministro ha affermato che a settembre riapriranno tutte le scuole; questa mattina il Ministro dell’istruzione ha firmato il protocollo di sicurezza.
Il Paese sta investendo molto per trovare un vaccino e ha sottoscritto un’alleanza con Germania, Francia e Olanda; un candidato vaccino entro l’anno è stato progettato presso l’università di Oxford, con la collaborazione degli stabilimenti di Pomezia e Anagni di Astrazeneca. La Commissione europea sta lavorando per stringere contratti anche con altre compagnie farmaceutiche. Esiste anche un vaccino tutto italiano, per il quale è stata completata la fase di sperimentazione in vitro e la sperimentazione sull’uomo sarà condotta presso l’ospedale Spallanzani. Rispetto a una richiesta di Fratelli d’Italia, il ministro ha parlato di uno stanziamento di mezzo miliardo per recuperare le liste d’attesa. Nella successiva discussione, il sen. Zaffini (FdI) ha espresso apprezzamento per l’azione e lo stile del ministro Speranza che ha invitato a un maggior protagonismo nell’ambito del Governo. La sen. Parente (IV) ha evidenziato i problemi dei trasporti e dell’aumento delle diseguaglianze. Il sen. Errani (Misto-LeU) ha posto l’accento sulla leale collaborazione con le Regioni rispetto ai temi del trasporto e della sanità territoriale e si è dichiarato contrario ad ipotesi di esternalizzazione per ridurre le liste di attesa. La sen. Boldrini (PD) ha svolto considerazioni sulle analisi sierologiche, mentre il sen. Pagano (FI) ha osservato che la prudenza imporrebbe di rinviare il referendum previsto ad ottobre. Il sen. Candiani (L-SP) si è soffermato sul problema dei migranti e sulla gestione commissariale della scuola, ha quindi lamentano lacune nei verbali pubblicati che aumentano il sospetto di una gestione non corretta dei poteri speciali. Il sen. Pisani (M5S) ha invitato il Governo a non vanificare quanto fatto finora, che ha fatto emergere il nostro paese a modello per il contenimento del virus. (La seduta è terminata alle ore 14:30).
L’Aula sarà convocata intorno al 18 agosto per la comunicazione all’Assemblea del preannunciato decreto-legge recante misure economiche. Ai nostri lettori auguriamo buone vacanze.
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