di FABIO CAMILLACCI/ Come scrivemmo il primo settembre, giorno dell’inizio ufficiale delle trattative, questo è un calciomercato in tono minore; soprattutto per colpa del coronavirus che ha messo in ginocchio un po’ tutti i bilanci delle squadre di Serie A. Intanto, è ai titoli di coda il matrimonio tra Gonzalo Higuain e la Juventus che nel 2016 per prendere l’attaccante argentino dal Napoli, pagò a De Laurentiis (peraltro ora colpito dal Covid) ben 94 milioni: quelli previsti dalla clausola rescissoria. Adesso, dopo tre stagioni con i bianconeri e un anno in prestito a Milan e Chelsea, il “Pipita” e la Vecchia Signora si separano. Il club e il giocatore, infatti, nelle ultime ore hanno trovato l’accordo per la risoluzione del contratto che sarebbe scaduto nel giugno del 2021.
Higuain, futuro negli Stati Uniti. L’attaccante è già partito per gli Usa. Come era filtrato già nei giorni scorsi, c’è una squadra che vuole il “Pipita” e che lo sta per mettere sotto contratto: è l’Inter Miami di David Beckham. L’annuncio ufficiale della risoluzione del contratto da parte della Juventus ancora non c’è stato, arriverà presumibilmente quando Higuain avrà definito con il club americano tutti i dettagli per la nuova avventura; ma l’addio a Madama è ormai cosa certa. Se ne va da Torino dopo aver vinto tre scudetti e due Coppe Italia.
Bonaventura dal Milan alla Fiorentina, Florenzi dalla Roma al Paris Saint Germain. Dopo un ritardo nell’annuncio legato ai diritti d’immagine, il club viola ha reso noto sui social l’acquisto dell’ex centrocampista rossonero. La Roma invece cede in prestito al Psg Alessandro Florenzi: prestito secco per una stagione. Dopo il passaggio al Valencia, l’esterno azzurro ritrova il collega di nazionale Marco Verratti e soprattutto va a risolvere un problema alla difesa dei parigini che hanno perso Meunier, passato al Borussia Dortmund. In questo modo la Roma non fa plusvalenza ma sgrava il bilancio dei 6 milioni lordi annui dello stipendio di Florenzi. Nel frattempo, la compagine giallorossa saluta l’arrivo nella Capitale del nuovo patron: l’americano Dan Friedkin.
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