I dipendenti di Bottega spa chiedono di tornare a lavorare in azienda: «Lo smart working porta alla solitudine e rende meno produttivi»

In controtendenza i dipendenti di Bottega spa, azienda vinicola che ha una sede produttiva anche nel veronese, a Pescantina, hanno inviato una lettera al loro datore di lavoro affermando di voler rientrare a lavorare in azienda, stanchi del lavoro in smart working che, a loro modo di vedere, li isola, li rende meno produttivi e ne inibisce la personalità.  «Gli esseri umani sono fatti per stare insieme. Il lavoro da casa non migliora l’efficienza, è una cosa anormale. Vogliamo tornare a lavorare come un tempo, non siamo macchine ma cervelli che pensano, che risolvono i problemi» hanno scritto, manifestando la volontà di riprendere a condividere i successi e le problematiche professionali per uno scambio continuo con i colleghi, per vivere la socialità aziendale.

Sandro Bottega (foto), titolare dell’azienda trevigiana, è sembrato particolarmente soddisfatto dall’attaccamento dimostrato dai propri collaboratori ed ha affermato che il prima possibile cercherà di accontentarli. Grazie ad un vero e proprio miracolo professionale Bottega spa oggi produce 50 mila bottiglie di vino e grappe al giorno contro le 70 mila del pre Covid. Cifre assolutamente impensabili soltanto 3 mesi fa.

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