CALCIO D’EUROPA/ Il Milan soffre ma si qualifica per i playoff dell’ex Coppa Uefa. Rossoneri privi di Ibrahimovic colpito dal Covid e in isolamento. Bayern padrone: è sua anche la Supercoppa. Siviglia al tappeto nei tempi supplementari. A Budapest 20mila spettatori sugli spalti

di FABIO CAMILLACCI/ Senza Ibrahimovic colpito dal Covid-19, è un altro Milan: più fragile e meno sicuro. Nonostante tutto, contro i modesti norvegesi del Bodoe Glimt, la squadra di Pioli al Meazza vince 3-2 e si qualifica per l’ultima fatica prima di approdare ai gironi di Europa League: i playoff, dove è attesa dai portoghesi del Rio Ave che hanno eliminato il Besiktas. Dunque, un altro avversario più che abbordabile anche se si giocherà in gara unica in terra lusitana. Intanto, il Diavolo passa con grande sofferenza. Calhanoglu e il giovane Colombo lanciano i rossoneri.

Doppietta e assist del turco, prima rete tra i professionisti per l’attaccante 18enne. Lorenzo Colombo, cresciuto al Vismara e a segno alla prima da titolare: è il primo classe 2002 italiano a segnare nelle Coppe europee (foto a destra). E dire che gli ospiti erano passati in vantaggio dopo soli 15 minuti con Junker imbeccato dallo scatenato Hauge. Paura a San Siro prima del ribaltone milanista. A inizio ripresa, il 3-1 firmato Calhanoglu sembra mettere il punto esclamativo sulla partita. E invece no, perché Hauge cinque minuti dopo pesca il jolly dalla distanza rianimando i suoi.

Finale al cardiopalma. Il Milan spreca alcune occasioni per segnare il gol della tranquillità e alla fine è Super Gigio Donnarumma a metterci le manone un paio di volte. Il portierone rossonero è letteralmente provvidenziale all’85’ sul solito Hauge. Saracinesca abbassata e Diavolo ai playoff di Europa League. Come detto, senza Ibra è tutto un altro Milan, ma i problemi in difesa sono reali e concreti. Pioli dovrà lavorare ancora molto in questo senso. E soprattutto il club dovrà provvedere a fare almeno un paio di acquisti per rinforzare il reparto arretrato.

Zlatan Ibrahimovic fermato dal coronavirus. Una vera e propria mazzata per il Milan. Ma l’incorreggibile svedese pieno di ego ci scherza su e minaccia il Covid dicendo: “Mi hai sfidato, pessima idea”. Dunque, dopo il difensore brasiliano Duarte, è spuntato un altro caso di positività al virus tra i rossoneri. Una brutta tegola perchè adesso Ibra, se non otterrà a breve due tamponi negativi, sarà costretto a saltare anche il playoff di Europa League e le gare di campionato contro Crotone e Spezia. Certo, questo Milan contro avversari non proprio irresistibili, può vincere anche senza Ibrahimovic.

La corazzata tedesca Bayern Monaco cala un poker di trionfi: dopo Coppa di Germania, Bundesliga e Champions League, ecco la Supercoppa Europea. Molto più di un “triplete”. E i 20mila spettatori presenti sugli spalti della “Puskas Arena” di Budapest applaudono i bavaresi. Dunque, in tempi di coronavirus, mentre in Italia si discute se andare oltre “lo sbarco dei mille” negli stadi, in Ungheria accade questo dietro spinta della Uefa. Per il Bayern si tratta della seconda Supercoppa della sua storia. Dopo i tempi supplementari, i campioni d’Europa prevalgono sui vincitori dell’Europa League del Siviglia. Finisce 2-1 per i tedeschi.

Il match: Neuer para, Javi Martinez segna. Siviglia avanti nel primo tempo con un rigore trasformato dallo specialista Ocampos, poi raggiunto da Goretzka. A seguire, tante occasioni per i bavaresi, ma il portierone della Germania li salva poco prima degli overtime quando è decisivo il gol di testa del centrocampista basco. Il Bayern Monaco ha meritato la vittoria, anche in virtù di un arbitraggio sfavorevole, ma gli andalusi non hanno sfigurato, anzi. Non proprio impeccabile il direttore di gara inglese Taylor. Rispetto alla stagione scorsa, nel Siviglia spicca il ritorno di Ivan Rakitic: acquistato dal Barcellona in questa sessione di mercato.

La compagine dell’ex direttore sportivo romanista Monchi ha retto il confronto. La squadra di Lopetegui ha confermato di essere molto organizzata nella fase difensiva e non è parsa per niente in soggezione di fronte al team che, da quando è tornato in campo a maggio, ha tritato ogni rivale sia in Germania che in Europa. Alla distanza però è uscita fuori la potenza degli uomini di mister Hans-Dieter Flick: un ottimo allenatore ma poco sponsorizzato rispetto ai tanti sopravvalutati “scienziati” della panchina. Decisiva la scelta di far entrare nei supplementari il match-winner Javi Martinez che già nel 2013 era stato determinante nella Supercoppa Europea contro il Chelsea. Bayern sempre più padrone d’Europa.

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