COVID-19 IN ITALIA/ 2.844 nuovi contagi nelle ultime 24 ore: 401 in Campania, 393 in Lombardia, 276 in Veneto, 261 nel Lazio. Solo Molise e Valle D’Aosta a quota zero.

Anche oggi i nuovi contagi per Covid 19 hanno fatto segnare in Italia un aumento rispetto a ieri: 2.844 (un dato che non si verificava così alto dal 24 aprile, quando se ne registrarono 3.021) su 118.932 tamponi effettuati, cioè circa 1.300 meno di ieri. Il totale dei contagiati dall’inizio dell’emergenza sale a 322.751. In lieve aumento il numero delle vittime: 27 in un giorno (ieri erano state 23), che portano a 35.968 il totale dall’inizio dell’epidemia.

A trainare la crescita dei contagi anche oggi è la Campania, con 401 casi, seguita da Lombardia (393), Piemonte (279), Veneto (276) e Lazio (261). Due sole regioni a zero:  Molise e Valle d’Aosta. Il numero dei malati attuali cresce di altre 1.569 unità, e sono ora 55.566. Sempre in lieve crescita i ricoveri: quelli in regime ordinario aumentano di 63 unità (ieri di 45), per un totale di 3.205, mentre le terapie intensive aumentano di 3, come ieri, e arrivano a 297. Infine, sono 52.064 i pazienti in isolamento domiciliare, 1.503 più di ieri.

Si può immaginare di conseguenza che mercoledì il prossimo Dpcm (decreto del presidente del Consiglio dei ministri) potrebbe suggerire per alcuni luoghi o territori un  limite per gli orari di chiusura dei locali pubblici, in ristoranti e pub. L’intento sarebbe quello, nel caso di un peggioramento della situazione epidemiologica, di limitare il rischio di assembramenti in particolare nei luoghi e nelle fasce orarie a più alta frequentazione. L’opzione di inserire o inasprire la misura potrebbe essere demandata alle Regioni, laddove lo ritengano necessario.

In considerazione della più recente evoluzione della curva epidemiologica, il capo di gabinetto del ministero dell’Interno, Bruno Frattasi, ha indirizzato una circolare ai prefetti allo scopo di adottare tutte le iniziative di propria competenza per limitare il rischio del contagio. Lo fa sapere il Viminale in una nota. Nella circolare si ribadisce “l’impegno delle Forze di polizia nell’assicurare il rispetto delle disposizioni anti-Covid attraverso i servizi di prevenzione generale che caratterizzano le attività di controllo del territorio, come anche la possibilità di controlli mirati in relazione ai luoghi urbani e alle fasce orarie di maggiore affollamento”.

Le attività di controllo “potranno essere modulate in relazione a specifici quadranti territoriali e a determinate fasce orarie, in cui risulti maggiore il rischio di assembramenti, con il consueto concorso di operatori delle polizie locali e con l’eventuale ausilio del personale militare appartenente al dispositivo ‘Strade Sicure’, nel quadro del pertinente Piano di Impiego'”. È quanto dispone la circolare del Viminale indirizzata ai Prefetti, in merito ai controlli per il rispetto delle misure anti-Covid. Il Viminale specifica che verranno definite dai prefetti nelle competenti sedi di coordinamento – anche con riguardo ai contingenti da impiegare, in considerazione delle esigenze di sicurezza dei vari contesti territoriali – con il concorso delle polizie locali e delle altre amministrazioni interessate.

“Siamo riusciti ad affrontare la fase più dura” dell’emergenza, “ma la soglia di attenzione deve essere fatta. Non possiamo permetterci di abbassarla. I sacrifici fatti si disperderebbero in un baleno se non mantenessimo sempre alta la soglia di attenzione”, ha detto il presidente Conte al terzo Forum internazionale del Gran Sasso presso l’università degli Studi di Teramo.

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