E’ scontro aperto ormai tra i Cinquestelle e Davide Casaleggio, figlio di Gianroberto, co-fondatore (con Beppe Grillo) del Movimento, morto 4 anni fa. Ed è uno scontro che si consuma sul blog delle Stelle, sul quale Davide Casaleggio, presidente della piattaforma Rousseau (sulla quale si sono svolte finora tutte le consultazioni degli iscritti), scrive un messaggio di fuoco: «Per 15 anni ho prestato la mia attività gratuitamente per un’idea di partecipazione collettiva. Quando mi è stata offerta la guida di un ministero ho rifiutato pensando che il ruolo di supporto del movimento fosse piú importante. Ho sempre rispettato i ruoli anche quando non ero d’accordo con le scelte prese. Ho dovuto sopportare insinuazioni, attacchi e calunnie nei miei confronti e nei confronti di mio padre anche da persone che grazie al nostro lavoro ricoprono oggi posizioni importanti. Il mio silenzio negli anni è stato un atto di profondo rispetto nei confronti di chi ha creduto nel nostro sogno, così come oggi ritengo sia doveroso parlare per onestà intellettuale».
“Garantiremo le attività che verranno richieste dal Capo Politico del M5s, così come abbiamo sempre fatto con serietà e lealtà, per la realizzazione del percorso che il Movimento riterrà di voler fare, ma qualora, per qualche motivo, si avviasse la trasformazione in un partito, il nostro supporto non potrà più essere garantito, dal momento che non sarebbe più necessario poiché verrebbero meno tutti i principi, i valori e i pilastri sui quali si basa l’identità di un Movimento di cittadini liberi e il suo cuore pulsante di partecipazione che noi dobbiamo proteggere”.
“Ora è arrivato il momento di prendere posizione”, scrive ancora Davide Casaleggio. “Il nostro modello è evoluto e sicuramente deve evolvere ancora. Bisogna guardare avanti e non indietro. Non guardare indietro significa non avere nostalgia di come eravamo nel 2009, ma neanche guardare al 1950. II partitismo è il rifugio di chi ha paura di perdere i privilegi che ha accumulato, ma solo chi è disposto a perdere tutto quello che ha, può ottenere tutto quello che vuole. Il partitismo è qualcosa che entra piano piano e poi rimane indelebile nel ricordo di ciò che non ha funzionato. Ma il partitismo è soprattutto incompatibile con l’idea di movimento, di unicità e di partecipazione che è racchiuso in quel simbolo disegnato sulla scrivania di mio padre. Un simbolo basato su valori, idee e battaglie ben precisi, su principi chiari di partecipazione e soprattutto legato a un’esperienza bellissima di 11 anni di un movimento che ha cambiato la storia dell’Italia combattendo proprio contro l’idea di partito, di casta e di accentramento delle decisioni nelle mani di pochi privilegiati chiusi in qualche stanza”.
A raccogliere e rilanciare il sasso lanciato da Casaleggio provvede immediatamente Alessandro Di Battista, ormai in aspra polemica con coloro che esprimono a tutti i livelli la linea del M5s: “Vi consiglio di leggere. Buon compleanno, Movimento 5 Stelle”, e prende posizione anche lui contro il “partitismo” e l’ipotesi di trasformazione del Movimento in un partito.
In replica arriva il post di Luigi Di Maio su Facebook: “Oggi è il compleanno del MoVimento 5 Stelle. Sono 11 anni. 11 anni di battaglie, di impegno, di riforme. Il MoVimento sta vivendo una fase di transizione, perché stiamo crescendo e maturando. Sono fiero di far parte di questa forza politica che sta cambiando il Paese. In molti continuano ad attaccarci, in molti continuano a ostacolarci, ma questi sono i fatti. Tanto altro dovremo fare. Abbiate fiducia in noi, abbiate fiducia nel cambiamento. Rimaniamo uniti e guardiamo avanti”.
E sempre su Facebook il duro post del Comitato di garanzia M5s, composto da Giancarlo Cancelleri, Roberta Lombardi e Vito Crimi: “Il Blog delle Stelle è il canale ufficiale del M5s e Davide Casaleggio non ricopre alcuna carica nel Movimento 5 Stelle. Il post pubblicato in data odierna sul Blog delle Stelle a firma Davide Casaleggio rappresenta una sua iniziativa, personale e arbitraria, diffusa attraverso uno strumento di comunicazione ufficiale del Movimento 5 Stelle. Il fatto che il Blog delle Stelle sia gestito dall’associazione Rousseau non autorizza il suo presidente a utilizzarla per veicolare suoi messaggi personali non condivisi con gli organi del M5s. Il M5s siamo noi, tutti, non è appannaggio di qualcuno in particolare“.
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