A Napoli un corteo contro l’ordinanza del presidente della Regione che fissa il “coprifuoco” in Campania e contro il suo discorso “incendiario” in tv degenera in scontri con le forze dell’ordine

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Un discorso “incendiario” in televisione del presidente della Regione Campania, che –  dopo aver proclamato e attuato una sorta di lockdown parziale dalla mezzanotte alle 5 del mattino in tutta la regione – ha fatto in televisione una sorta di comizio per chiedere un lockdown totale in tutta Italia per bloccare l’aumento dei contagi da covid-19 – ha provocato stasera un’esplosione di proteste a Napoli

E’ stata una manifestazione che – inseritasi in un corteo pacifico di persone con candele accese verso la sede della Regione in via Santa Lucia per chiedere la sospensione del “coprifuoco” scattato stasera alle 23 per ordine di De Luca – è degenerata con atti vandalici contro i quali la polizia è dovuta intervenire con cariche e lacrimogeni. Negli scontri vi sono stati dei feriti, per fortuna non gravi, sia tra i dimostranti sia tra le forze dell’ordine.

 

La protesta è degenerata in scene di guerriglia urbana in via Santa Lucia, davanti al palazzo della Regione Campania. I manifestanti scesi in piazza contro le restrizioni anti Covid, tutti con il volto coperto dalle mascherine, sono riusciti a superare lo sbarramento delle forze dell’ordine e in centinaia hanno iniziato a lanciare petardi e ad accendere fumogeni davanti al palazzo della Regione mentre le forze dell’ordine rispondevano con un fitto lancio di lacrimogeni. Dal corteo anche bottiglie di vetro contro il muro degli agenti, un centinaio, in tenuta antisommossa. Uno dei razzi dei manifestanti è finito in mezzo ai curiosi che su via Santa Lucia assistevano alla scena.

Intanto in altra parte della città centinaia di persone si sono radunate in Largo San Giovanni Maggiore davanti alla sede dell’Università Orientale per protestare contro il coprifuoco e la prospettiva di lockdown. I manifestanti, autoconvocatisi sui social, hanno mostrato uno striscione con la scritta “Tu ci chiudi, tu ci paghi”, attaccando  De Luca e il governo con cori di protesta. Sono anche stati accesi dei fumogeni. E un corteo si è formato dietro uno striscione co n la scritta  «’a salute è ‘a prima cosa, ma senza soldi non si cantano messe”. Il corteo contro le misure restrittive anti Covid si è ingrossato ulteriormente lungo il percorso, e ha trovato uno sbarramento di forze dell’ordine sul lungomare. Qui all’altezza dell’incrocio con via Santa Lucia alcuni dimostranti hanno cominciato a lanciare bombe carta e fumogeni all’indirizzo delle forze dell’ordine colpendo anche una camionetta dei carabinieri. I manifestanti hanno cominciato a correre verso la sede della Regione, e contro di loro c’è stato un fitto lancio di lacrimogeni da parte delle forze dell’ordine. (foto Ansa)

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