7GIORNI IN SENATO (N. 98)/ Dal rapporto sui disordini innescati nelle proteste contro le chiusure per il covid alla relazione del presidente Conte sui provvedimenti del governo. Le interrogazioni sui trasporti

di FRANCESCO MARIA PROVEZANO –

Martedì 27 ottobre l’Aula ha iniziato i lavori alle ore 16:30 e In apertura di seduta i sen. Marcucci (PD), Romeo (L-SP), Malan (FI) avevano chiesto la convocazione della Conferenza dei Capigruppo per sollecitare un’informativa del Ministro Lamorgese sulle manifestazioni degli ultimi giorni. Secondo il sen. Ciriani (FdI) dovrebbe essere il Presidente del Consiglio a riferire su ciò che sta accadendo nelle piazze. L’Assemblea ha proseguito l’esame del ddl n. 1721, Delega al Governo per il recepimento delle direttive europee e l’attuazione di altri atti dell’Unione europea – Legge di delegazione europea 2019, congiunto all’esame della Relazione programmatica sulla partecipazione dell’Italia all’Unione europea per l’anno 2020 (Doc. LXXXVI n. 3) e della Relazione consuntiva sulla partecipazione dell’Italia all’Unione europea, relativa all’anno 2019 (Doc. LXXXVII n. 3). La legge di delegazione europea dà attuazione a 38 direttive e adegua l’ordinamento a 18 regolamenti, in diverse materie quali lo sviluppo delle fonti rinnovabili, l’energia elettrica, le pratiche commerciali sleali nella filiera agricola e alimentare, il codice europeo delle comunicazioni elettroniche in vista dello sviluppo delle nuove reti 5G, la tutela del diritto d’autore nel mercato digitale, l’agenzia per la cyber sicurezza. Nella seduta del 15 ottobre si sono svolte le relazioni e si è conclusa la discussione generale. Dopo che il Governo ha accolto la proposta di risoluzione di maggioranza n. 1, sono stati approvati, senza emendamenti, i primi quattro articoli. All’articolo 5, relativo all’attuazione della direttiva sulla promozione dell’energia da fonti rinnovabili, sono stati approvati gli emendamenti dei sen. Girotto (M5S) e De Petris (Misto-LeU) 5.303, 5.304, 5.305, 5.306 e 5.310 della sen. De Petris e altri. Respinte le proposte di modifica, sono stati poi approvati gli articoli 6,7, 8, 9 e 10. Nel corso delle votazioni esponenti dell’opposizione hanno espresso disappunto per la conferenza stampa del Presidente del Consiglio, che ha anticipato l’informativa parlamentare; in segno di protesta il sen. Salvini (L-SP) ha interrotto la partecipazione ai lavori. Al termine della seduta la Presidenza ha comunicato che il calendario dei lavori della settimana è integrato con un’informativa del Ministro dell’interno, domani alle ore 17, suoi recenti disordini in alcune città italiane e con un’informativa del Presidente del Consiglio, giovedì 29 alle ore 12.30, sul DPCM del 24 ottobre recante ulteriori misure per il contrasto della pandemia. (La seduta è terminata alle ore 20:00).

Mercoledì 28 l’Aula ha iniziato i lavori alle ore 9:30 e l’Assemblea ha ripreso l’esame del ddl n. 1721, Delega al Governo per il recepimento delle direttive europee e l’attuazione di altri atti dell’Unione europea – Legge di delegazione europea 2019, congiunto all’esame della Relazione programmatica sulla partecipazione dell’Italia all’Unione europea per l’anno 2020 (Doc. LXXXVI n. 3) e della Relazione consuntiva sulla partecipazione dell’Italia all’Unione europea, relativa all’anno 2019 (Doc. LXXXVII n. 3). La legge di delegazione europea, nel testo proposto dalla Commissione, dà attuazione a 38 direttive e adegua l’ordinamento a 18 regolamenti, in diverse materie quali lo sviluppo delle fonti rinnovabili, l’energia elettrica, le pratiche commerciali sleali nella filiera agricola e alimentare, il codice europeo delle comunicazioni elettroniche in vista dello sviluppo delle nuove reti 5G, la tutela del diritto d’autore nel mercato digitale, l’agenzia per la cyber sicurezza. Nella seduta di ieri è iniziata la votazione degli emendamenti e sono stati approvati i primi dieci articoli. Oggi sono stati approvati, senza emendamenti, gli articoli 11, 13, 16, 17, 18, 19, 20, 21, 22, 23, 24, 26, 27, 28 e 29. All’articolo 12, relativo a una direttiva sul mercato interno dell’energia, sono stati approvati gli emendamenti 12.100 e 12.101 dei sen. Girotto (M5S) e De Petris (Misto-LeU);all’articolo 14, relativo al regolamento sulla sanità animale, è stato approvato l’emendamento 14.22 della sen. De Petris (Misto-Leu) e altri; all’articolo 25 è stato approvato l’emendamento del relatore 25.400. L’articolo 15, relativo a un regolamento sui dispositivi medici, è stato accantonato per approfondimenti all’articolo 22, relativo all’attuazione della direttiva per la riduzione della plastica, sono stati approvati gli emendamenti del sen. Lorefice (M5S) e altri 22.102 (testo 2) e 22.105 (testo 3), identico al 22.106 (testo 2) della sen. Giammanco (FI). Le dichiarazioni di voto finale sono state rinviate ad altra seduta. Il Ministro dell’interno Luciana Lamorgese ha reso un’informativa sui recenti disordini accaduti in alcune città italiane, qualificandoli come singoli episodi territoriali e negando l’esistenza di una strategia nazionale. La situazione socioeconomica del paese risente dell’epidemia con riflessi inevitabili sull’ordine e la sicurezza pubblica, specie in una fase di crescita dei contagi. Il Governo è consapevole degli effetti delle misure restrittive e ha adottato misure per le categorie maggiormente in sofferenza, anche al fine di evitare infiltrazioni di organizzazioni criminali nell’economia: ieri il Consiglio dei Ministri ha approvato il decreto ristori che ha stanziato 11 miliardi. In questo contesto, a manifestazioni pacifiche di protesta si sono affiancati episodi di violenza da parte di soggetti che nulla hanno a che fare con le categorie promotrici: frange violente riconducibili all’estrema destra e ai centri sociali, tifoserie ultrà, frange giovanili e una componente violenta di disagiati sociali. I canali social favoriscono manifestazioni estemporanee di soggetti non strutturati, animanti da finalità antigovernative. A Napoli le forti limitazioni imposte hanno avuto impatto anche sulla piccola criminalità; a Torino si sono verificati lanci di bottiglie, pietre e bombe carta contro le Forze dell’ordine, saccheggi e atti vandalici: 10 persone sono state arrestate, due denunciate. A Milano su 28 persone denunciate, 13 sono minorenni. A Roma sono in corso indagini per individuare i responsabili degli atti vandalici. Il Governo segue la situazione del Paese con massima attenzione, con l’obiettivo di assicurare la tenuta sociale del paese e contrastare le azioni violente. Nella successiva discussione il sen. Carbone (IV) ha chiesto il ricorso al Mes per la spesa sanitaria; il sen. Paragone (Misto) ha messo in evidenza la violenza del modello economico dominante; il sen. Mirabelli (PD) ha rivolto un appello alla responsabilità e alla collaborazione istituzionale; il sen. Dal Mas (FI) ha paventato il rischio che il Governo guardi all’eversione anziché al disagio, lamentando scarso coordinamento territoriale, istituzionale e politico. Il sen. Centinaio (L-SP) ha ricordato le quattro manifestazioni pacifiche che si sono svolte oggi a Roma, ha espresso delusione per il taglio giornalistico dell’informativa, ha chiesto al Ministro di prevenire scontri e infiltrazioni e al Governo di ascoltare le ragioni dei manifestanti. La sen. Mantovani (M5S) ha evidenziato che il Governo dialoga con i cittadini e ascolta i lavoratori: l’ultimo provvedimento restrittivo è stato adottato soltanto dopo la certezza di un ristoro per le categorie colpite. Il sen. Casini (Aut) ha rilevato che le barriere contro la violenza tutelano la legittima protesta civile; ha quindi invitato il Governo a dialogare con l’opposizione e l’opposizione a sostenere il Governo nell’azione di contrasto dei violenti. La sen. Garavini (IV) ha chiesto, in applicazione della legge Mancino, lo scioglimento di Forza Nuova e ha manifestato dubbi sull’efficacia delle misure restrittive. Il sen. De Bertoldi (FdI) ha sottolineato che l’ultimo DPCM ha spaccato il Paese, ha accusato l’Esecutivo di inefficienza, incongruenza e di mancati investimenti nel trasporto pubblico e ha espresso solidarietà alla Forze dell’ordine e ai manifestanti pacifici. Anche il sen. Ruotolo (Misto-LeU) ha espresso solidarietà alle Forze dell’ordine, ha chiesto ai manifestanti di isolare i violenti e al Parlamento di rinunciare alla propaganda. Il sen. Alfieri (PD) ha invitato l’opposizione a scegliere con nettezza la linea della collaborazione e si è soffermato sul necessario coordinamento anche all’interno della maggioranza. Il sen. Vitali (FI) ha apprezzato la scelta di non vietare manifestazioni di protesta, ma ha sottolineato che la collaborazione con l’opposizione non può consistere nella notifica di provvedimenti già assunti; ha quindi invitato il Presidente del Consiglio a non decretare un nuovo blocco. Il sen. Candiani (L-SP), dopo aver ricordato che la Lega ha condannato immediatamente le violenze, ha invocato la repressione della criminalità organizzata e ha invitato il Governo, le cui scelte hanno prodotto confusione, a far rispettare le regole. Il sen. Morra (M5S) ha ricordato dichiarazioni e comportamenti contraddittori di alcuni esponenti dell’opposizione, ha invitato il Ministro a potenziare i controlli della polizia postale e ha proposto un contributo di solidarietà da parte delle categorie che non sono state colpite dalla pandemia. (La seduta è terminata alle ore 19:15.).

Giovedì 29 l’Aula ha iniziato i lavori alle ore 10:30 in apertura di seduta hanno preso la parola per esprimere cordoglio e solidarietà alla Francia per le vittime di un nuovo attentato terroristico a Nizza, i sen. Urso (FdI), Ruotolo (Misto-LeU), Candura (L-SP), Di Nicola (M5S), Laura Garavini (IV-PSI), Verducci (PD), Bressa (Aut) e Malan (FI). La Presidenza ha invitato l’Assemblea a osservare un minuto di silenzio.

L’Assemblea ha approvato con 131 sì, 92 no e 4 astenuti le modifiche il ddl n. 1721, Delega al Governo per il recepimento delle direttive europee e l’attuazione di altri atti dell’Unione europea – Legge di delegazione europea 2019 (il testo passa alla Camera dei deputati) e la proposta di risoluzione di maggioranza n. 1 riferita alla Relazione programmatica sulla partecipazione dell’Italia all’Unione europea per l’anno 2020 (Doc. LXXXVI n. 3) e della Relazione consuntiva sulla partecipazione dell’Italia all’Unione europea, relativa all’anno 2019 (Doc. LXXXVII n. 3). Nella seduta di ieri si è concluso l’esame degli articoli (v. comunicato 269). Hanno svolto dichiarazione di voto finale favorevole i sen. di maggioranza: Nadia Ginetti (IV-PSI), che ha invitato il Governo a ricorrere al Mes e a sostenere una riforma della normativa su aiuti di Stato e concorrenza per tutelare le produzioni europee; Loredana De Petris (Misto-LeU) ha ricordato le novità introdotte durante l’esame parlamentare (in materia di energie rinnovabili, esclusione degli incentivi per l’olio di palma) e ha richiamato la necessità di contrastare pressioni lobbistiche che, in particolare in materia di politica agricola, ledono gli interessi del paese; Stefano (PD) ha auspicato la stabilizzazione delle novità conseguenti alla pandemia (sospensione delle regole sul pareggio di bilancio, estensione dell’intervento della BCE, recovery fund) attraverso la partecipazione alla costruzione di nuove regole europee; Lorefice (M5S) ha ricordato alcune direttive significative in materia di sviluppo delle fonti rinnovabili, energia elettrica, pratiche commerciali sleali nella filiera agricola e alimentare, servizi dei media audiovisivi, plastica monouso e conferimento dei rifiuti nei porti) e ha invitato il Governo a consentire al Parlamento di approfondire il recepimento delle norme europee. Il sen. Fazzolari (FdI), dichiarando voto contrario, ha rilevato che i provvedimenti in discussione, scritti prima della pandemia, avrebbero dovuto essere adeguati alla nuova situazione, tenendo conto delle mutate esigenze in materia di aiuti di Stato alle imprese e dei problemi di autosufficienza alimentare a livello europeo. La sen. Giammanco (FI), nell’annunciare astensione sulla legge di delegazione europea e voto contrario sulle relazioni, ha riconosciuto capacità di dialogo al relatore e al Sottosegretario Agea, che hanno accolto alcune proposte dell’opposizione (incentivi, anziché tasse, per la riconversione della produzione di plastica, tutela della remunerazione degli autori rispetto al saccheggio dei giganti del web), sebbene sia rimasto irrisolto il problema della governance dei dispositivi medici finanziata dalle imprese aggiudicatarie delle gare d’appalto; ha espresso infine preoccupazione per l’orientamento filocinese del Governo e ha sollecitato una riforma del regolamento di Dublino. La sen. Casolati (L-SP), nell’annunciare voto contrario ai documenti in esame, ha posto l’accento sulla necessaria revisione dei parametri di Maastricht, sul principio della sovranità nazionale in materia di tassazione diretta, sulla tutela del made in Italy, sulle differenze di trattamento del carbone, che tocca gli interessi tedeschi, e della plastica, che interessa la produzione italiana; sul rafforzamento delle frontiere dell’UE e sui rapporti con la Turchia.

Il Presidente del Consiglio Conte ha reso un’informativa sul DPCM del 24 ottobre scorso, recante ulteriori misure per contrastare l’epidemia da Covid-19.Il provvedimento è stato adottato dopo un confronto con le forze di maggioranza, i Presidenti di Regione e il comitato tecnico scientifico. La curva epidemiologica è in rapida crescita (l’indice Rt ha raggiunto la soglia critica di 1,5) è difficoltoso tracciare le catene di trasmissione anche in Italia, come in Francia e in Germania. Le misure adottate in continuità con le precedenti, ispirate a principi di massima precauzione, adeguatezza e proporzionalità, sono necessarie a raffreddare la curva dei contagi e ad alleviare la pressione sul servizio sanitario. Il Governo non ha operato scelte arbitrarie ma si è attenuto a evidenze scientifiche, con misure modulate che fanno riferimento a protocolli internazionali, studi sullo scenario n. 3, ai parametri della riduzione dell’esposizione, della prossimità e dell’aggregazione. La sospensione di alcune attività non dipende dal mancato rispetto delle misure di sicurezza, ma all’esigenza di diradare i contatti sociali; la differenziazione degli orari di ingresso, il lavoro agile, la didattica a distanza sono legati alla necessità di alleggerire la pressione sui trasporti, per i quali vi è una oggettiva difficoltà a rispettare il distanziamento. Consapevole dell’impatto delle misure restrittive sulle attività commerciali, lavorative e ludico-ricreative, il Governo ha incontrato le categorie più colpite e ha adottato un decreto ristori di 5,4 miliardi di euro, di cui oltre due miliardi sono contributi a fondo a perduto. Sono previste cinque fasce e diverse modalità di erogazione. Sarà rifinanziata la cassa integrazione (ordinaria e in deroga) e sarà riproposto il reddito di emergenza. Per le filiere dell’agricoltura è previsto un fondo di cento milioni di euro. Un miliardo è stanziato per la cultura e il turismo. Al fine di rafforzare la risposta sanitaria, sono previsti trenta milioni per la somministrazione di tamponi presso i medici di medicina generale e pediatri di libera scelta. Dopo le decisioni di coordinamento dell’ultimo Consiglio europeo, oggi pomeriggio ci sarà una videoconferenza tra i Capi di Governo e i Ministri della sanità europei e il presidente della Commissione illustrerà un pacchetto di misure per il coordinamento sanitario. La dimensione sanitaria e quella economica sono complementari: è necessario far partire immediatamente i programmi di finanziamento europei. Nel rispetto delle diverse sensibilità, il Presidente del Consiglio ha rivolto infine un appello all’unità del Paese.

Nella successiva discussione, il sen. Nencini (IV-PSI) ha chiesto maggiore coordinamento tra il Ministro dell’istruzione e il Ministro dei trasporti e ha osservato che il confronto e l’unità non si ottengono con decreti immodificabili. La sen. Bonino (Misto) ha accusato il M5S di aver bloccato il ricorso al Mes. Il sen. Marcucci (PD) ha espresso sostegno al Governo, pur non condividendo le decisioni sulle elezioni provinciali e il concorso nella scuola. La sen. Castellone (M5S) ha sottolineato la gravità della situazione e la novità di scelte politiche basate su conoscenze ed evidenze scientifiche. La sen. Unterberger (Aut)ha ricordato che la Germania ha adottato le stesse misure restrittive dell’Italia. La sen. Parente (IV-PSI) ha ricordato che Francia e Germania si apprestano al lockdown ma lasciano le scuole aperte; ha chiesto quindi al Governo di utilizzare il Mes. Il sen. Zaffini (FdI) ha osservato che il Presidente del Consiglio dispone di poteri e risorse senza precedenti, eppure l’Italia risulta il peggiore paese europeo rispetto allo stanziamento di fondi a sostegno delle imprese. La sen. De Petris (Misto-LeU)ha sollecitato una programmazione strategica e il potenziamento dei servizi di medicina territoriale. La sen. Bernini (FI) ha ricordato le proposte avanzate dall’opposizione fin dal mese di marzo: la dichiarazione dello stato di emergenza non è servito. Il sen. Salvini (L-SP) ha rilevato lo scontro in atto nella maggioranza, da cui viene la richiesta di un rimpasto di Governo. Un nuovo lockdown va evitato con le cure a domicilio e il Governo ha sprecato mesi. Il sen. Cioffi (M5S) ha osservato che molte responsabilità attribuite al Governo sono imputabili alle Regioni, alcune delle quali governate dal centrodestra.

Dalle ore 15 si sono svolte le interrogazioni a risposta immediata

Il ministro delle politiche agricole Bellanova ha risposto all’interrogazione 3-02030, illustrata dal sen. De Carlo (FdI), sui pregiudizi al settore agroalimentare causati dalle recenti misure governative, ricordando lo stanziamento di 4 miliardi per la filiera, il bonus ristorazione per l’acquisto di prodotti italiani, l’esonero contributivo disposto con l’ultimo decreto ristori. L’interrogante si è dichiarato insoddisfatto: il Ministro ha preferito la sanatoria dei migranti all’introduzione dei voucher e, al di là di dichiarazioni mediatiche, è organico alle scelte del Governo.

Il ministro dei trasporti De Micheli ha risposto all’interrogazione 3-02033, illustrata dalla sen. Vono (IV-PSI), sugli assembramenti di persone nei mezzi di trasporto pubblico locale: nessuna Regione ha chiesto una modifica delle linee guida del Governo; i dati forniti attestano una riduzione di passeggeri del 50 per cento. Il Governo ha investito risorse per il monitoraggio del riempimento. L’interrogante ha rilevato la tendenza a sottolineare le responsabilità delle regioni.

Il ministro dei trasporti ha poi risposto all’interrogazione 3-02025, illustrata dalla sen. De Petris (Misto-LeU), sulle misure di rafforzamento e i piani di sviluppo del trasporto pubblico locale: il Governo sta collaborando con le Regioni e non intende scaricare le responsabilità. In altri Paesi non sono state adottate misure per ridurre la capienza dei mezzi di trasporto, ma è stato previsto soltanto l’obbligo della mascherina. Il Ministro renderà noto l’utilizzo delle risorse stanziate da parte delle singole Regioni. Il Governo ha stanziato ingenti risorse per il trasporto rapido di massa e per la sostituzione dei bus. L’interrogante ha insistito su un piano per il potenziamento del trasporto pubblico locale, che era in sofferenza prima della pandemia: è difficile negare che nelle grandi città il sovraffollamento sia veicolo di contagio.

Il ministro De Micheli ha risposto all’interrogazione 3-02034, illustrata dal sen. D’Arienzo (PD), sulle misure di supporto al settore del trasporto pubblico locale: il sistema del trasporto pubblico è molto differenziato sul territorio nazionale e in alcune Regioni è stato difficile fare una mappatura dei fabbisogni. Il Governo ha comunque messo a disposizione per tempo le risorse per servizi aggiuntivi. Il Ministro dei trasporti ha risposto all’interrogazione 3-02031, illustrata dal sen. Mallegni (FI), sulle limitazioni di capacità nei mezzi di trasporto e sull’aumento dell’offerta all’utenza: il Governo non ha stanziato risorse solo per il trasporto pubblico, 120 milioni sono stati utilizzati per le gare dei privati. L’interrogante ha invitato al Ministro a confrontarsi con il Parlamento: le gare dovevano essere semplificate.

Il ministro De Micheli ha risposto all’interrogazione 3-02032, illustrata dalla sen. Pergreffi (L-SP), sull’attivazione di servizi aggiuntivi di trasporto pubblico locale: nel 2020 il Governo ha stanziato 900 milioni in più per compensare i minori ricavi nel trasporto pubblico; 150 dei 300 milioni stanziati per mezzi aggiuntivi sono assegnati in modo automatico senza decreto di ripartizione, 120 milioni servono a incrementare il trasporto su gomma. Il sen. Romeo (L-SP) in replica ha rilevato che lo stanziamento di 300 milioni è avvenuto una settimana prima dell’inizio della scuola, che lo stanziamento è vincolato e insufficiente per venti Regioni, che la metà dei fondi richiede un decreto di ripartizione bloccato dal Ministro dell’economia.

Il ministro De Micheli ha risposto infine all’interrogazione 3-02029, illustrata dal sen. Santillo (M5S), sul nuovo piano economico-finanziario della convenzione tra Anas e autostrade per l’Italia: il piano economico-finanziario è stato presentato da Aspi e sono in corso approfondimenti sulle osservazioni dell’Autorità di regolazione; lo snodo procedurale ha un significato tecnico e non influenza la trattativa. Il sen. Toninelli (M5S) in replica ha ribadito la preoccupazione di riequilibrare il rapporto tra interesse pubblico e privato: il nuovo modello di accordo prevede pedaggi più bassi e maggiori investimenti nella manutenzione e nella sicurezza. (La seduta è terminata alle ore 16:30).

 

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