La Camera ha approvato con 552 voti (6 astenuti, nessun no) a favore della proposta del governo di scostamento dal pareggio di bilancio. In base alla Costituzione era richiesta la maggioranza assoluta dei componenti dell’Assemblea, pari a 316 voti. Alla votazione hanno partecipato numerosi ministri e sottosegretari: tra loro Luigi Di Maio e Roberto Gualtieri, che ha avuto qualche problema tecnico prima di riuscire ad attivare il proprio meccanismo di voto. Essendo stata approvata la mozione della maggioranza, il testo di opposizione non è stato posto in votazione.
Forza Italia aveva annunciato il voto favorevole allo scostamento “perché il governo ha accolto tutte le proposte del centrodestra”, aveva comunicato Silvio Berlusconi in un collegamento con i deputati azzurri. L’ex premier aveva aggiunto che si aspettava che lo stesso facesse tutto il centrodestra. Cosa che è accaduta. Infatti il vicecapogruppo di Fdi Tommaso Foti aveva detto: «Noi abbiamo valutato attentamente quale apertura di credito dare, non alla maggioranza, ma all’ipotesi per la quale è nel confronto che si può far uscire dalle secche l’Italia. Il nostro voto non è ispirato a secondi fini, e siamo fieramente all’opposizione. Non abbiamo desiderio di confusione o commistione di ruoli. Questo voto non è per voi, è per l’Italia». Il voto potrebbe essere o astensione o anche un sì a secondo del parere del governo alla risoluzione delle opposizioni, aveva precisato Foti.
Poi Salvini e la Meloni hanno precisato: «Siamo pronti a votare Sì, come correttamente spiegato da Berlusconi sulla base di un documento informale del governo che accoglieva le nostre proposte, ma attendiamo che l’esecutivo presenti il testo definitivo». E così è accaduto.
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