PUNTI DI VISTA/ Quello sciopero degli statali nel mezzo della pandemia

di CLAUDIO DONINI

 Avete capito bene. Gli statali scioperano. Il prossimo 9 dicembre i dipendenti della Pubblica Amministrazione si asterranno dal lavoro per l’intera giornata. Ho riletto la notizia almeno un paio di volte. E’ vera.

Le questioni aperte sarebbero tre. La prima riguarda maggiori risorse per migliorare la sicurezza sul lavoro, una rivendicazione certo lecita e soggetta peraltro a norme severe, ma dobbiamo anche dire che nel settore sanitario, quello più esposto, sono già stati stanziati e investiti parecchi denari in differenti manovre, mentre per gli altri lavoratori non dovrebbero esserci gravi problemi poiché una buona parte lavora da remoto. Mi domando che cosa dovrebbero mai dire allora impiegati e operai delle aziende private, in molti casi esposti assai più pesantemente di molti statali.

Le altre due questioni riguardano la mancanza di un piano di assunzioni, poiché molti statali sono andati in pensione, ma soprattutto si reclamano migliori condizioni economiche. Annamaria Furlan, Segretaria Generale della Cisl, in una intervista a Radio24 ha dichiarato che “ è inaccettabile avere contratti di lavoro scaduti da due anni” questo nonostante nell’ultima manovra siano stati inseriti parecchi provvedimenti in questo senso, soprattutto per medici e infermieri. E’ doveroso notare che i farmacisti, sebbene in prima linea, hanno un contratto scaduto da tempi ben maggiori.

In definitiva mentre milioni di lavoratori hanno perso il loro posto o hanno subito una pesante cassa integrazione, gli statali hanno lavorato da casa a stipendio pieno e senza neppure le spese accessorie per la mobilità o il cibo mentre, per contro, resta ancora parecchia incertezza sul corretto svolgimento del lavoro a distanza poiché è stato organizzato in fretta e furia a causa della pandemia.

Insomma, mentre siamo nel pieno di una delle più gravi crisi sociali ed economiche mondiali i segretari generali della Funzione pubblica di Cgil, Cisl e Uil, Serena Sorrentino, Nicola Turco, Maurizio Petruccioli, Michelangelo Librandi hanno dichiarato lo sciopero generale. Ho riletto la notizia almeno un paio di volte. E’ vera.

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