“Ma dove sono i veggenti che ci dicono oggi la lettera che la Madonna ci manderà alle 4 del pomeriggio? E vivono di questo. Ma questa non è identità cristiana. L’ultima parola di Dio si chiama Gesù, non ce n’è un’altra!”. Sono parole di Papa Francesco che suonano come una sonora bocciatura sia dell’atteggiamento di chi vive la fede non con la forza interiore “dello Spirito” e con la propria “testimonianza”, ma aggrappandosi ai presunti fenomeni soprannaturali, sia soprattutto di chi promette ‘messaggi’ mariani a cadenza fissa.
Bergoglio non ha citato espressamente il caso dei sei veggenti di Medjugorje, ma l’esempio da lui fatto è inequivocabile. E non è la prima volta che ne parla in termini più che dubbiosi. Già nell’omelia del 14 novembre 2013, sempre a Santa Marta, ragionando sullo “spirito della curiosità mondana” che genera confusione e ci allontana dallo “spirito della sapienza”, a un certo punto aveva detto che la curiosità “ci spinge a voler sentire che il Signore è qua oppure là; o ci fa dire: ‘Ma io conosco un veggente, una veggente, che riceve lettere dalla Madonna, messaggi dalla Madonna’”. E aveva commentato: “Ma, guardi, la Madonna è Madre! E ama tutti noi. Ma non è un capo ufficio della Posta, per inviare messaggi tutti i giorni”.
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