Come superare la dicotomia ospedale-territorio? Confronto con l’esperienza cinese in un incontro promosso da Motore Sanità

L’emergenza Covid ha fatto emergere problemi antichi e moderni e ha messo anche in evidenza che ormai è superata la dicotomia ospedale-territorio. Andiamo incontro a modelli organizzativi molto complessi a fronte delle nuove tecnologie. Sull’argomento si è svolto un confronto sul sito di “Motore Sanità” e sulla sua pagina facebook, trasmesso anche sul sito www.motoresanita.it, tra AlmavivA, CINECA, Engineering ed OPT S.r.l. – Consulenza di direzione.

Giulio Fornero, della Direzione Scientifica di Motore Sanità ha spiegato che “bisogna cambiare gli approcci al monitoraggio in modo adeguato. La speranza è che un sistema di monitoraggio accurato e il mantenimento della popolazione in salute possano portare non soltanto a contenere i costi dell’assistenza sanitaria ma anche ad un miglioramento della qualità della vita delle persone. La domiciliarità è la scelta  auspicata dalle persone, quella più desiderata ed è anche la più economica per il sistema. Deve pertanto essere assunta come scelta prioritaria per riorientare il sistema: dare preminenza alla domiciliarità rispetto alle altre risposte a carattere residenziale. Le persone che si possono curare a casa nel rispetto della scelta della persona assistita e dei caregiver, si devono curare a casa con le soluzioni organizzative più idonee rispetto alla loro necessità specifiche rendendo altrettanto esigibile il diritto alle cure domiciliari come quello oggi garantito per le cure ospedaliere”.

L’Internet hospital è un modello organizzativo tecnologico all’avanguardia ed è stato presentato da Wang Tianbing, vicedirettore dell’Ospedale Popolare dell’Università di Pechino, vicedirettore del Centro di Ricerca del Ministero dell’Istruzione per il Sistema Ospedaliero Digitale. “Durante il processo di costruzione abbiamo incontrato dei problemi. La medicina occidentale è basata su una comunicazione faccia a faccia ma questo non è possibile con questa piattaforma, la nostra soluzione è scegliere e distribuire i nostri servizi nei reparti e condividere il processo in diverse fasi. Inoltre, la rete internet si blocca spesso e per questo è difficile fare diagnosi di trattamento online ma stiamo cercando di portare rimedio a questo problema. Infine, rimane ancora il problema della legislatura. Per esempio di chi è la responsabilità se i medici sbagliano una diagnosi?”.

Questo modello mette in evidenza che esiste ancora un problema di equità delle cure per i cittadini cinesi, che devono andare sempre a Pechino, perciò viaggiare molto, per ottenere visite e ricevere consulti. “Al momento – prosegue Wang Tianbing – a questo follow-up a distanza possono accedere solo coloro che fruiscono di tecnologie avanzate, ma dall’anno scorso abbiamo fatto molte prove a fronte delle grandi richieste. La nostra intenzione è aprire degli Internet hospital nelle zone densamente abitate e meno sviluppate, e garantire l’assistenza a tutti i cittadini”.

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