di ENNIO SIMEONE – Il Bund e i Laender hanno deciso il lockdown più duro a partire dal 16 dicembre. Lo ha spiegato Angela Merkel, in conferenza stampa, confermando che il commercio al dettaglio sarà fermato dal 16 dicembre al 10 gennaio. “Le misure stabilite il 2 novembre non hanno agito a sufficienza, si assiste di nuovo a un aumento dei casi di covid e a una crescita esponenziale del contagio”, ha detto la Merkel. “Sappiamo che il sistema sanitario è già molto affaticato. Serve un’azione urgente: l’obiettivo resta che si torni alla possibilità di ricostruire le catene di contatto” e che si raggiunga di nuovo un’incidenza di massimo 50 nuovi casi su 100 mila abitanti in sette giorni. La notizia è così riferita, testualmente, dall’Ansa.
Ebbene, mentre la Germania – additata sempre come esempio dai detrattori e oppositori del nostro governo – prende misure ben più drastiche di quelle predisposte in Italia dal presidente Conte e dai ministri Speranza e Boccia sulla base delle indicazioni del Comitato Tecnico Scientifico, composto da alcuni dei migliori infettivologi, virologi ed esperti di sanità italiani, noi siano costretti a subire il bombardamento di mascalzonate propagandistiche diffuse congiuntamente dai due Matteo (Renzi, soprannominato “il bomba” fina da quando aveva i calzoni corti, e Salvini detto il Papeete per le sue trionfali sorribande oratorie nei campeggi estivi), entrambi in preda alla febbre dell’ambizione personale che anima il loro tentativo di demolire il governo in carica, sostenuto dalla esagitata Meloni e, a fasi alterne, dal furbesco e ambiguo doppio gioco di Berlusconi.
Gli italiani – a parte quella minoranza di negazionisti incalliti che girano la faccia dall’altra parte al passaggio dei carri funebri con le bare delle persone uccise dal covid e a parte quei piccoli imprenditori che continuano a non capire che se non si ferma la pandemia l’economia italiana (anche la loro) andrà ancor più a rotoli di come sta andando adesso – devono avere la forza e l’intelligenza di respingere le opportunistiche e pericolosissime blandizie dei due Matteo e dei loro accoliti. E devono trovare la forza di non farsi abbagliare dall’ondata di cattiva informazione, che, fatte le debite eccezioni, bombarda questo paese attraverso talk show e telegiornali che amplificano le mascalzonate propagandistiche dei due Matteo e dei loro complici.
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