L’Italia del calcio saluta l’Europa prima ancora che arrivi la primavera e lo fa con l’eliminazione più sorprendente, quella della Lazio contro lo Sparta Praga, che arriva nel peggiore dei modi, con una clamorosa batosta all’Olimpico: 0-3. Tre reti incassate in 45 minuti, nel primo tempo. Dopo l’1-1 dell’andata, biancocelesti umiliati in casa da una modesta squadra ceca che ottiene il pass per i quarti di finale di Europa League. Una stagione disastrosa per La Lazio, già fuori dalla Champions nel premilinare di fine estate, balbettante in campionato, eliminata in Coppa Italia. Fuori da tutto, da ogni possibile obiettivo, anche in Serie A. La Lazio galleggia a centroclassifica, cioè quello che vuole patron Lotito per tirare a campare senza follìe economiche, nè investimentiIl nostro calcio da tempo ha toccato il fondo, ora ha cominciato a scavare. Sempre peggio, sempre più giù: e il ranking Uefa azzurro piange (nella foto Ansa: da sinistra a destra, i laziali Candreva, Klose e Mauri a testa bassa).
Squadre italiane fuori dai quarti di finale delle Coppe, non accadeva da 15 anni. Il nostro calcio da tempo ha toccato il fondo, ora ha cominciato a scavare. Sempre peggio, sempre più giù: e il ranking Uefa piange. Pertanto. Il calcio italiano non avrà rappresentanti ai quarti di finale di Champions ed Europa League: era dal 2000-2001 che non accadeva, quando Parma e Inter non superarono gli ottavi dell’allora Coppa Uefa e Milan e Lazio si fermarono alla seconda fase a gironi prevista dalla vecchia formula della Champions League.
Un disastro sportivo che parte da lontano. La fallimentare spedizione italiana nelle Coppe Europee 2015-2016 comincia l’estate scorsa con la pesantissima lezione subita dalla Sampdoria. I blucerchiati crollano in casa nell’andata dei preliminari di Europa League. I mediocri serbi del Vojvodina passeggiano a Torino per 4-0 eliminando in anticipo i blucerchiati (si giocò all’Olimpico granata). Poi, come detto, nel preliminare di Champions l’eliminazione della Lazio a opera del Bayer Leverkusen, compagine tedesca modesta incapace di superare successivamente la fase a gironi. Conseguente retrocessione in Europa League per i biancocelesti. La manita autunnale ci aveva fatto sorridere: Juve e Roma qualificate come seconde in Champions, Fiorentina, Lazio e Napoli avanti senza problemi in Europa League, con gli azzurri addirittura a punteggio pieno. Il sorteggio sicuramente non ha aiutato le italiane nella fase a eliminazione diretta, ma nessuna è stata capace di sovvertire il pronostico, né (magari) di rispettarlo: il Real Madrid ha fatto fuori la Roma, la Juve ha solo sfiorato l’impresa col Bayern, tre settimane fa la Fiorentina ha subito una lezione dal Tottenham e il Napoli, secondo in campionato, si è fatto eliminare dal Villarreal, quarto in Spagna. La Lazio ha completato l’opera: ha superato il turno col Galatasaray, si è fermata subito dopo nonostante un sorteggio più che favorevole.
Spalletti realista e ranking italiano in rosso. Le parole più significative le ha pronunciate il tecnico della Roma dopo l’immeritata (decisero gli episodi) eliminazione dei giallorossi a opera del Real Madrid in un confronto sulla carta proibitivo. “Altro che complimenti: quando si perde, tutti zitti e a casa”, già tutti zitti e a casa: i punti accumulati nel ranking Uefa in questa stagione superano di poco i 70, l’Italia è nettamente dietro alla Spagna e alla Germania, ma anche all’Inghilterra che in ogni caso ha ancora qualche possibilità di aumentare il gap con le sue rappresentanti rimaste in lizza. La possibilità di superare gli inglesi nel ranking alla fine di questa stagione è dunque già sfumata aritmeticamente. E così anche nella stagione 2017-2018 avremo solo tre squadre in Champions, due direttamente ai gironi e una ai preliminari. Ma anche per le stagioni successive le cose si complicano: nel calcolo sparirà il 2010-11 (dove l’Inter ai quarti di Champions fu il miglior risultato italiano), ma questa stagione rischia di pesare tantissimo. Un danno economico, come ha detto Marotta sostenendo che l’Italia calcistica non ha potere in Europa, vero: ma se le cose vanno avanti così da tempo, la colpa non è certo degli arbitri. La colpa è di chi gestisce il “Sistema Calcio” in Italia. A buon intenditor poche parole…
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