Putin ha detto chiaro e tondo che le sanzioni dell’Europa contro la Russia per la vicenda ucraina fanno male alla Russia quanto all’Europa, e in particolare all’Italia. Lo ha detto durante la sua visita ieri in Italia, dove ha fatto tappa prima ad Expo 2015 a Milano, poi a Roma, dove è stato ricevuto dal presidente Mattarella, poi in Vaticano, dove è stato ricevuto da Papa Francesco (benché si sia presentato all’appuntamento con oltre un’ora di ritardo) e infine nell’incontro privato con Berlusconi all’aeroporto di Fiumicino.
Nell’incontro a Expo 2015 il capo del governo italiano, Matteo Renzi, ha puntato sulla necessità che i due Paesi siano uniti nella lotta al terrore e sul rispetto dell’accordo di Minsk sull’autonomia dell’Ucraina (che Putin ha chiesto venga rispettato, però, in ctutti i suoi aspetti). Ma il capo del Cremlino ha replicato ricordando che le sanzioni contro Mosca hanno danneggiato la collaborazione tra Italia e Russia e sono “un ostacolo oggettivo” alle imprese italiane. “A causa delle sanzioni le imprese italiane non possono guadagnare 1 miliardo di euro da contratti già siglati”, ha aggiunto. “Le sanzioni non possono essere un ostacolo reale. O si eliminano o si modificano per sostenere le aziende che vogliono collaborare con noi. E questo vale anche per i contratti firmati in campo militare e tecnologico”.
Renzi nella replica si è aggrappato ad una citazione di Dostoevskij (che, ha detto con la solita enfasi, rappresenta una pietra miliare della civiltà letteraria del mondo): “La bellezza salva il mondo’”. Ma Putin, che preferisce stare con i piedi per terra, ha ricordato più concretamente che “l’Italia è il quarto partner commerciale della Russia. Ma recentemente gli scambi si sono ridotti del 10 per cento e nell’ultimo trimestre sono scesi del 25 per cento. E’ una situazione non soddisfacente per i russi ma io credo anche per l’Italia. Gli imprenditori italiani non vogliono una riduzione degli scambi commerciali. Ci sono oltre 400 aziende italiane in Russia e questo – ha ricordato – rappresenta oltre un miliardo di scambi commerciali, mentre i nostri investimenti in Italia sono del valore di 2-3 miliardi di euro”. Ma se l’Ue manterrà le sanzioni contro la Russia per la crisi ucraina, anche Mosca – ha affermato a sua volta il ministro dello Sviluppo economico Alexiei Uliukaiev rispondendo a una domanda dell’agenzia Tass a Milano – manterrà le proprie restrizioni nei confronti dell’Unione europea”.
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