La decisione del ministero della Salute, Roberto Speranza, di prorogare ulteriormente, fino al 5 marzo, la sospensione dell’attività sciistica, in ottemperanza alla sollecitazione del consulente dello stesso ministero, professor Ricciardi, pur con la promessa di ulteriori ristori, ha provocato – oltre alla comprensibile delusione e anche alla irritazione di imprenditori che si erano attrezzati per l’evento, sostenendo spese e assumendo anche personale – la reazione di 4 Regioni (Lombardia, Valle d’Aosta, Emilia Romagna, Liguria) e, cosa invece più allarmante, di un paio di ministri leghisti (Giorgetti e Garavaglia) e del segretario della Lega, Matteo Salvini, dando subito, al primo impatto, una dimostrazione di quanto sia precaria la composizione politica del governo Draghi.
La richiesta del Comitato Tecnico Scientifico e del consulente del ministro della Salute era avvenuta “alla luce delle mutate condizioni epidemiologiche dovute alla diffusa circolazione delle varianti virali del covid, per cui “allo stato attuale non appaiono sussistenti le condizioni per ulteriori rilasci delle misure contenitive attuali, incluse quelle previste per il settore sciistico amatoriale“. Di qui la richiesta del Comitato di “rivalutare la sussistenza dei presupposti per la riapertura” dello sci, “rimandando al decisore politico la valutazione relativa all’adozione di eventuali misure più rigorose”.
Dal canto suo, consigliere del ministro della Salute, aveva detto che è “urgente cambiare subito la strategia di contrasto al virus SarsCov2: è necessario un lockdown totale in tutta Italia immediato, che preveda anche la chiusura delle scuole facendo salve le attività essenziali, ma di durata limitata. Inoltre va potenziato il tracciamento e rafforzata la campagna vaccinale”.
E’ “evidente – avverte – che la strategia di convivenza col virus, adottata finora, è inefficace e ci condanna alla instabilità, con un numero pesante di morti ogni giorno”.
Piuttosto scomposta la reazione di Salvini: “Non ho parole. Non se ne può più di ‘esperti’ che parlano ai giornali, seminando paure e insicurezze, fregandosene di tutto e tutti. Confidiamo che con Draghi la situazione torni alla normalità. Prima di terrorizzare gli italiani fai il favore di parlarne con il presidente del Consiglio. Non ci sta che un consigliere una domenica mattina si alzi e senza dire nulla al suo ministro o al presidente del Consiglio – ha aggiunto – parli di una chiusura totale. Io credo che la gente più lavora e meno parla e meglio è”.
E il presidente della Liguria, Giovanni Toti, rincara la dose via twitter: “Tutte le sante domeniche il super consulente del Ministero della Salute #Ricciardi invoca un nuovo lockdown totale. Ogni domenica i cittadini e le imprese italiane si chiedono perché non sia possibile un #lockdown ad personam per Ricciardi. Aiuto… Presidente Draghi…“.
Commenta per primo