Enrico Letta ha accettato, dopo tre giorni di riflessione, la proposta di candidarsi alla carica di segretario del Partito Democratico fattagli dallo stesso segretario dimissionario, Nicola Zingaretti, anche a none di molti altri dirigenti del partito. Lo ha comunicato in un video su twitter, in cui ha affermato: «Lo faccio per amore della politica e passione per i valori democratici“, aggiungendo i ringraziamenti a Zingaretti, al quale – ha detto «mi legano profonda amicizia e grande stima».
Per manifestare il suo proposito Letta ha tenuto a precisare: «Parlerò domenica all’assemblea della Direzione del Pd perché credo alla forza della parola, al valore della parola, chiedo a tutti coloro che domenica voteranno di ascoltare la mia parola e di votare sulla base delle mie parole. Sapendo che io non cerco l’unità, io cerco la verità nei rapporti fra di noi per uscire da questa crisi e guardare lontano. E aprirò, sulla base di quelle parole, il dibattito in tutti i circoli. Chiedo alle democratiche ai democratici, nelle prossime due settimane, di discutere nelle modalità in cui questo oggi è possibile. Poi faremo insieme sintesi e troveremo le idee migliori per andare avanti, insieme».
A sua volta Nicola Zingaretti (che oggi ha attuato un rimpasto nella Giunta regionale del Lazio inserendo in Giunta nel ruolo di assessori due esponenti del M5s, Roberta Lombardi e Corrado) ha assicurato: «Farò al meglio il presidente di Regione per dimostrare il buon governo di un nuovo centrosinistra, darò il mio contributo di idee alla vita del mio partito perché se mi sono dimesso l’ho fatto per aiutare, per amore del partito e dell’Italia. Se guardo alle scelte che si stanno facendo sono ancor più convinto di aver fatto bene: si chiude, mi auguro, la stagione delle polemiche e si apre la stagione di Pd protagonista. Era quello che volevo. Credo che Enrico Letta sia la persone giusta Se guiderà questo rinnovamento abbiamo raggiunto un grande obiettivo».
Prima di sciogliere la riserva, Enrico Letta aveva postato una foto e un messaggio sempre su twitter: “Stamani. Prima di decidere. Al Ghetto di Roma, ricordando le parole di Liliana #Segre “Non siate indifferenti“.
Il primo a congratularsi con Letta è stato il ministro della Cultura Dario Franceschini, rilanciando quel video sul suo profilo accompagnato da un “Grazie Enrico“. Stesso messaggio dal vice segretario e ministro del Lavoro, Andrea Orlando: «Grazie Enrico, una scelta bella e generosa. Buon lavoro!!».
A loro volta i due capigruppo parlamentari del Pd: quello del Senato, Andrea Marcucci («I senatori Pd assicurano la massima collaborazione parlamentare ad Enrico Letta. Europeismo, sicurezza sanitaria ed agenda Draghi per rilanciare il Pd) e quello della Camera, Graziano Del Rio: «Buone notizie dalle parole con cui Enrico Letta ha annunciato la sua candidatura. Ora al lavoro tutti insieme per la rigenerazione del Pd. Per un grande partito popolare».
Il commissario europeo per l’economia, Paolo Gentiloni, ha scritto: «Grazie Enrico, che la forza del Pd sia con te». Il sottosegretario (ex ministro) agli Affari europei Enzo Amendola: «Con Enrico Letta, avanti insieme. Saprà ricostruire l’unità del partito, dettare un’agenda riformista e riunire i progressisti e democratici italiani. In bocca al lupo».
Anche il ministro della Difesa Lorenzo Guerini (considerato un nostalgico ex renziano) accoglie il sì di Letta con un commento compiaciuto: «Bene la disponibilità di Enrico Letta. Ora al lavoro per un Pd più forte».
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