di SERGIO TRASATTI/ Nel novembre scorso gli americani hanno cacciato l’uomo forte Donald Trump a furor di popolo disegnandolo come “il Diavolo”; e con la compartecipazione ideale e ideologica di tanti radical chic e presunti benpensanti, italiani, europei e mondiali. Adesso gli Stati Uniti, in pieno caos Afghanistan, vengono messi a conoscenza della clamorosa “profezia” di Osama Bin Laden, nei confronti del successore del repubblicano “The Donald”, ovvero: il debole democratico Joe Biden, ribattezzato dallo stesso Trump con il soprannome “Sleepy Joe”, l’assonnato Joe.
La rivelazione. In un rapporto cartaceo inviato nel maggio del 2010, il fondatore di Al Qaeda aveva avvertito i componenti del movimento terroristico di non prendere di mira Joe Biden, all’epoca vice di Barack Obama, perché in caso di successione si sarebbe rivelato totalmente impreparato per ricoprire quel ruolo e avrebbe portato gli Usa in stato di crisi. Il sorprendente documento è stato reso pubblico dal “Combating Terrorism Center” di West Point, un istituto accademico sotto la guida dell’Accademia militare degli Usa. Il Ctc si occupa di ricerca e analisi politica in settori come antiterrorismo, sicurezza interni e conflitti internazionali.
Obama nel mirino di Al Qaeda. Nelle 49 pagine indirizzate da Bin Laden al successore del terrorista Mustafa Abu’l-Yazid, in occasione della morte di quest’ultimo, erano infatti indicati come bersagli: l’allora presidente degli Stati Uniti e l’ex capo nella Cia David Petraeus. In un passaggio inerente alle visite dei rappresentanti americani in Afghanistan e in Pakistan, veniva esplicitamente chiesto da Osama Bin Laden: “Non colpite le visite del vice presidente Biden. Perchè uccidendo Obama, l’America eleggerà Biden per il resto del mandato, rivelando così la sua incapacità e alterando l’andamento della guerra”. Un altro duro colpo per Biden già alle prese con la crisi in Afghanistan e con il crollo nei sondaggi: la fiducia degli americani nei suoi confronti è ai minimi storici.
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