Oltre 400 migranti, la maggior parte dei quali somali, sono dati per dispersi nel Mediterraneo mentre cercavano di raggiungere l’Italia dall’Egitto. Secondo le prime notizie la maggior parte dei migranti fuggiva da Somalia, Etiopia ed Eritrea. Secondo i media somali, una trentina di loro sarebbero stati tratti in salvo. L’ambasciatore somalo in Egitto ha detto alla Bbc in arabo che le vittime sarebbero oltre 400.
E poi c’è stato un altro naufragio nel Mediterraneo. Sei cadaveri sono stati recuperati ieri sera su un gommone carico di migranti diretto verso l’Italia, che si trovava nel Canale di Sicilia, a circa 20 miglia dalle coste libiche. Nel corso dell’operazione, coordinata dalla centrale operativa di Roma della Guardia Costiera, sono state salvate 108 persone, tra le quali cinque donne. La centrale operativa, ricevuta la richiesta di soccorso, ha inviato sul punto indicato la nave Aquarius, di 77 metri, appartenente ad una Ong. L’unità ha raggiunto il gommone, che, a causa del mare molto mosso, rischiava di capovolgersi. I migranti, trasferiti sull’Aquarius, hanno segnalato la presenza dei sei cadaveri, che sono stati trasferiti sulla nave. L’Aquariusha poi fatto rotta ora verso le coste italiane.
A questa ennesima tragedia il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha dedicato una delle sue pallide esternazioni: “Di pensare ce n’è veramente bisogno. E ce lo ricorda l’ennesima tragedia di oggi nel Mediterraneo”. Ha pronunciato la sua sofferta considerazione durante la cerimonia di presentazione dei candidati ai Premi “David di Donatello” per l’anno 2016.
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