Prete quarantenne agli arresti domiciliari a Prato con l’accusa di spaccio della cosiddetta “droga dello stupro” durante alcuni festini

Arrestato per spaccio di stupefacenti a Prato, un sacerdote, Francesco Spagnesi, coinvolto in un’indagine della polizia su feste a base di cocaina e di Gbl, la cosiddetta ‘droga dello stupro’. Il parroco, 40 anni, è stato messo agli arresti domiciliari dal gip Francesca Scarlatti che ha accolto la richiesta di misura cautelare presentata dalla Procura. Le accuse sono di spaccio e importazione di sostanze stupefacenti.

Il sacerdote da pochi giorni ha lasciato gli incarichi nella Parrocchia dell’Annunciazione nel quartiere pratese della Castellina. E’ indagato anche per tentate lesioni gravissime. Lo riferisce la Procura, che ha formulato l’ipotesi di reato in relazione alla sieropositività del prete.

 Secondo quanto spiegato, Spagnesi non avrebbe fatto menzione della sua condizione con alcuni dei partecipanti ai festini a cui avrebbe partecipato assieme al compagno. La nuova contestazione non riguarda però quest’ultimo che sarebbe invece una eventuale parte offesa.

Ai festini, secondo quanto riferito ieri nell’interrogatorio di garanzia da don Spagnesi, avrebbero partecipato regolarmente 20 o 30 persone. Due di queste, sempre secondo gli investigatori, hanno già dichiarato di essere sieropositive. Anche la presunta pericolosità sociale dell’eventuale comportamento dell’ex parroco della Castellina, dunque, ha spinto la Procura a indagare il prete anche per la nuova ipotesi d’accusa. Intanto è stata eseguita una nuova perquisizione a carico del religioso nella casa dove abitava insieme al compagno. (Ansa)

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