Botta e risposta in poco più di due ore tra Roma e Napoli nella lotta per il secondo posto che vale l’accesso diretto ai gironi di Champions League. Su tutto: le magìe di Totti e la “macchina da goal” Higuain. La 36° giornata si chiude con i due posticipi del lunedi che regalano complessivamente 8 reti. Aprono i giallorossi vincendo 3-2 al Ferraris contro il Genoa, rispondono i partenopei battendo 2-1 l’Atalanta al San Paolo. Dunque, tutto come prima con il Napoli forte di due punti di vantaggio a due turni dal termine. Ma diamo un’occhiata al calendario che attende le due contendenti. Per il Napoli, Torino in trasferta e Frosinone in casa; per la Roma, Chievo all’Olimpico e Milan a San Siro. Sulla carta e in virtù delle due lunghezze di vantaggio, Napoli sempre favorito.
Higuain punta a riscrivere la storia dei capocannonieri italiani. Il “Pipita” ci mette 10 minuti a fare ciò che sa fare meglio: segnare. E così il Napoli contro gli spenti bergamaschi (già salvi), passa in vantaggio grazie al 31° gol in campionato dell’argentino, che scatta sul filo del fuorigioco e fa secco Sportiello su un bel cross di Hamsik. Il traversone di “Marechiaro” taglia di fatto tutta la difesa atalantina. E’ l’inizio di un monologo azzurro, che porta Insigne a provarci con un pallonetto da oltre 20 metri, su cui Sportiello è attento. Buca spesso sulla sinistra il Napoli, mentre sulla destra Dramé controlla bene Callejon. Alla mezz’ora Sportiello è di nuovo bravo a deviare in corner un tiro di Allan, mentre al 39′ Insigne rischia di far venire giù il San Paolo con una mezza rovesciata che si spegne alla sinistra del portiere nerazzurro. L’Atalanta, dal canto suo, ci prova in contropiede sfruttando la velocità di D’Alessandro e la fisicità di Borriello, ma Reina, per almeno 45 minuti, dorme sonni tranquilli. Uomini di Reja impalpabili. E allora Higuain raddoppia nel secondo tempo al termine di una triangolazione da urlo con Callejon: colpo di testa vincente, 32° centro in campionato e storia a un passo. Meno uno da Angelillo, a tre dal record assoluto di Nordahl. Lo shock post-espulsione di Udine sembra superato e questo Napoli, sempre più Higuain-dipendente, ritrova una potente arma in più nella volata per la piazza d’onore. L’Higuain visto stasera è in grado di frantumare ogni record trascinando gli azzurri in Champions senza passare dagli insidiosi preliminari.
Spettacolo a Marassi e nuova magia di Totti. Genoa e Roma sono due squadre che raramente speculano, amano giocare a calcio per merito dei rispettivi allenatori. E così è stato nel primo “Monday Night” dell’ennesimo turno “spezzatino”. Grifoni già salvi, Roma sicura del terzo posto e a caccia del secondo. Nel centrocampo dei capitolini si rivede Kevin Strootman, finalmente titolare dopo il calvario per l’infortunio al ginocchio. L’olandese con la faccia da “cattivo” è sempre un gran bel vedere in campo, anzi a tutto campo. E’ stata partita vera, soprattutto per merito dei ragazzi di Gasperini. I giallorossi infatti sono scesi in campo per tornare nella Capitale con i 3 punti nel carniere, quindi determinati e motivati. Pronti via, Roma champagne e subito in gol con Salah che finalizza un’azione bellissima. Risponde l’ex romanista Tachsidis che nel trovare il pareggio evidenzia tutte le carenze difensive della squadra di Spalletti. L’unico settore sul quale il tecnico di Certaldo deve lavorare ancora molto; e soprattutto ha bisogno di terzini di livello. Il gioco c’è, i gol pure (miglior attacco del torneo con 77 reti) anche se la Roma si conferma sprecona al momento di finalizzare: in sintesi, capitalizza sempre poco rispetto a quanto costruisce. Come se non bastasse, Gervasoni non vede un rigore clamoroso per netto fallo su El Shaarawy in area genoana.
Entra il Capitano e la Roma si accende per il ribaltone. Nella ripresa ospiti in avanti a caccia della rete del vantaggio, Luciano Spalletti per l’assalto alla porta di Lamanna inserisce Francesco Totti in anticipo rispetto a quanto fatto in passato: al 59′. I padroni di casa però non mollano un centimetro, anzi sono bravi a ripartire e a sfruttare un’altra amnesia difensiva giallorossa per realizzare il 2-1 con Pavoletti. Addio secondo posto? No, come al solito ci pensa “Re Mida” Totti. Ultimamente, ogni pallone che tocca diventa oro. Dopo alcuni spunti di gran classe, il “Pupone” di 40 anni infatti cala l’ennesima magia: punizione dal limite e botta imprendibile per Lamanna. Che dire? Senza parole, perchè ormai non ci sono più parole per descrivere le gesta di questo immenso e intramontabile Campione. Totti sempre più leggenda del calcio: 248 goal in A, miglior marcatore di sempre alle spalle di Silvio Piola (che tra gli anni ’30 e gli anni ’50 ne segnò 274, inarrivabile), 304 reti complessive Coppe comprese in quasi 600 presenze in maglia giallorossa. Cosa aggiungere di più? Totti è come l’enciclopedia Treccani, fornisce gli aggiornamenti della sua straordinaria carriera; con la sola differenza che è Francesco Totti stesso a scrivere la storia del mondo del pallone. Il 3-2 firmato El Shaarawy vale i tre punti che consentono alla Roma di continuare a sperare nel secondo posto, ma, passa quasi in secondo piano rispetto alla prodezza dell’immortale Capitano.
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