Buon viaggio Presidenti, responsabili insieme del futuro del Paese

di NUCCIO FAVA* – Proviamo a riprendere insieme il senso complessivo del messaggio al parlamento del presidente Mattarella. Impegnativo non solo per l’opera dei titolari delle istituzioni e della politica  ma fondamentale per le risposte di soluzione ai principali problemi sociali economici e civili che affliggono l’Italia. Tutti consapevoli in termini etico – civili della responsabilità di corrispondere ad una domanda di accresciuta urgenza in ogni campo dei nostri doveri di cittadini e di elettori : dalla giustizia al mondo del lavoro, dalla cultura  alla lotta alla povertà , agli squilibri non solo territoriali, alla mafia e alla corruzione. Senza mai trascurare la condizione femminile, il dramma dei morti sul lavoro , il dramma spaventoso delle violenze contro le donne, dei rischi di razzismo e la precarietà permanente circa il futuro delle nuove generazioni .
Spetta al governo e alla politica la responsabilità maggiore con una collaborazione accresciuta con il Parlamento in modo da superare la non infrequente restrizione dei suoi spazi di esame e approfondimento di decisione sempre auspicabilmente collegati agli interessi di fondo della società italiana.
La sfida principale resta  l’Europa con il risultato di maggiore autorevolezza acquisita con il governo Draghi da proseguire ed accrescere con le prossime impegnative scadenze. Ruolo europeo decisivo per il comune destino , da non disperdere in una fase in cui nuove emergenze urgono sui problemi dell’energia e della scelta ecologica e pericoli da non sottovalutare si presentano sui confini dell’est Europa.
Un grande respiro ideale dunque nell’impostazione  di Mattarella unito a sottolineature che hanno caratterizzato l’inizio del suo secondo mandato . Partiti e governo dovrebbero trarne ispirazione e indirizzo a partire anche da quell’invito finale alla speranza pronunciato dal presidente del Parlamento europeo Davide Sassoli .

*Nuccio Fava, presidente della Sezione Italiana Giornalisti Europei, è stato direttore del Tg1 e del Tg3 , responsabile delle Tribune politiche Rai e coordinatore delle trasmissioni Rai sul Giubileo del 2000.

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