FESTIVAL DI SANREMO/ Morandi-Jovanotti vincono la serata cover e riaprono la corsa per la finale. Mahmood in testa. LE PAGELLE

La penultima serata del Festival di Sanremo,  legata alla celebrazione della musica del passato, è stata la serata delle cover e dei duetti, con i 25 cantanti in gara (in compagnia di un ospite prestigioso)  interpreteranno alcuni tra i più grandi successi della musica nazionale e internazionale tra gli anni Sessanta e gli anni Novanta. Ad affiancare Amadeus nella conduzione l’attrice Maria Chiara Giannetta (l’Anna Olivieri in Don Matteo), che porta sul palco i suoi coach per Blanca, “cinque persone, cinque guardiani”, dice l’attrice, che le sono stati vicini nella preparazione della fortunata fiction di Rai1 nella quale interpreta una profiler non vedente ma dotata di uno sguardo ‘diverso’ ed efficace sul mondo. Invita il pubblico dell’Ariston a chiudere gli occhi e ad ascoltare, respirare, ascoltare i battiti, sentire i sapori al buio. E presenta Michela, Marco, Sara, Maria, Veronica. (foto). Ognuno di loro – dice – le ha insegnato qualcosa come la determinazione, potersi fidare, l’ironia e la capacità di fare salti nel vuoto. “E’ bello andare oltre ciò che si vede e oltre i pregiudizi – ha concluso Maria Chiara Giannetta – perchè quello che non conosciamo è ricchezza infinita che ci rende umani. L’ho fatto per mesi e, vi assicuro, è stato una figata”.

A sorpresa anche Lorenzo Jovanotti  per sostenere Gianni Morandi per il quale ha scritto la canzone “Apri tutte le porte“, indossando una maglietta con il volto di Morandi.

La serata è cominciata con Noemi, che ha cantatoYou Make Me Feel (Like A Natural Woman)”, brano tra i più amati da Aretha Franklin. Giovanni Truppi con Vinicio Capossela (per la prima volta a Sanremo) e Mauro Pagani hanno interpretato “Nella mia ora di libertà” di Fabrizio De Andrè.

Le Vibrazioni con la band inglese Sophie and The Giants portano all’Ariston “Live and Let Die“, la canzone del film di James Bond “Agente 007 – Vivi e lascia morire”. Sangiovanni duetta con Fiorella Mannoia sulle note di “A muso duro” di Pierangelo Bertoli. Emma e Francesca Michielin insieme sul palco per intonare “Baby on more time” di Britney Spears. A proposito di cult, è una delle cover più attese della serata. Michielin è già salita sul palco dell’Ariston in questa edizione del Festival, ma come direttrice d’orchestra proprio per la canzone di Emma.

Elisa interpreta “What a feeling'”di Irene Cara, iconico brano di Giorgio Moroder dalla colonna sonora di Flashdance. Con Elisa, sul palco dell’Ariston, Elena D’Amario, 31 anni, prima ballerina della Parson Commedy di New York, in una atletica esibizione. Achille Lauro con Loredana Bertè duettano sulle note di “Sei Bellissima”, tra gli artisti che hanno deciso di presentarsi sul palco dell’Ariston con un classico della musica italiana. A fine esibizione Achille Lauro fa leggere ad Amadeus un biglietto scritto di suo pugno per Loredana Bertè al termine di “Sei Bellissima” e lui s’inginocchia davanti a Loredana.

LE PAGELLE DELLA 4° SERATA (Ansa)

AMADEUS

Continua a mettersi al servizio del festival (stasera ha anche disegnato su input del suo amico Jova). E i risultati gli danno ragione.

Già proiettato verso l’Ama quater, lui vola basso, ma il viaggio promette di portarlo lontano. VOTO: 7,5

MARIA CHIARA GIANNETTA

Irresistibile il pezzo con il partner Maurizio Lastrico, utilizzando frasi di canzoni. E’ spontanea, simpatica, porta una ventata di leggerezza, ma anche di riflessione sul mondo delle disabilità. Avrebbe meritato più spazio. VOTO: 8

JOVANOTTI

E’ una forza della natura, e sul palco è irresistibile, anche quando recita una poesia. Ma ci si interroga sull’opportunità di essere all’Ariston oltre che come ospite della cover di Gianni Morandi, per il quale ha firmato il pezzo in gara, anche in nome dell’amicizia con Amadeus. SENZA VOTO

NOEMI – You make me feel (like a natural woman) di Aretha Franklin

Wow. Apre la serata al piano e spettina tutti con un classico della black music. Formidabile. VOTO: 8,5

GIOVANNI TRUPPI con VINICIO CAPOSSELA e MAURO PAGANI – Nella mia ora di libertà, di Fabrizio De André

Partenza con il botto. Dopo Aretha, omaggio al cantore italiano per eccellenza con un trio delle meraviglie e un po’ di nostalgia nel cuore. VOTO: 8

YUMAN con RITA MARCOTULLI – My Way, di Frank Sinatra

Confrontarsi con un monumento, brano e artista, della storia mondiale della musica è sempre un’impresa: Yuman l’affronta a viso, pardon, a voce aperta. Coraggioso. VOTO: 6,5

LE VIBRAZIONI, Live and Let Die di Paul e Linda McCartney, con Sophie and the Giants e Peppe Vessicchio

Vessicchio (finalmente) c’è, Le Vibrazioni pure. Con un tocco d’internazionalità, portata da Sophie. Rock senza confini. VOTO: 7+

SANGIOVANNI con FIORELLA MANNOIA – A muso duro di Pierangelo Bertoli

L’emozione corre, a dimostrazione che i capolavori superano gli anni, le generazioni, i pregiudizi. VOTO: 7,5

EMMA con FRANCESCA MICHIELIN – Baby One More Time, di Britney Spears

Il pop è una cosa seria, hanno detto le due artiste motivando la scelta del brano di Britney. (Più) Potere alle donne. VOTO: 6,5

GIANNI MORANDI con JOVANOTTI – Medley (Occhi di ragazza, Un mondo d’amore, Ragazzo fortunato, Penso Positivo)

Non c’è gara. Gianni cala l’asso pigliatutto. E l’Ariston impazzisce. Energia allo stato puro. VOTO: 9

ELISA – What a feeling, di Irene Cara (da Flashdance)

Pensi di esserti già stupito, divertito, emozionato. Poi arriva lei. E spariglia le carte una volta di più. VOTO: 7,5

ACHILLE LAURO con Loredana Bertè – Sei bellissima, di Loredana Bertè

Ci mette sempre l’anima Loredana. Lauro fa un passo indietro, perché stavolta ‘less is more’. Bello il suo sguardo alla fine. VOTO: 7

MATTEO ROMANO con MALIKA AYANE – Your Song, di Elton John

Matteo è il cucciolo del festival, ma non per questo impaurito. Affronta Elton John con delicatezza, potendo contare su una roccia come Malika. VOTO: 6,5

IRAMA con GIANLUCA GRIGNANI – La mia storia tra le dita, di Gianluca Grignani

Un Grignani fuori dalle righe esagera e non giova all’esibizione. Peccato, per un ritorno che fa piacere. Sconsolato Irama, para i colpi dove può. VOTO: 5

DITONELLAPIAGA e RETTORE – Nessuno mi può giudicare, di Caterina Caselli

Si bastano, ma non bastano. Nel panorama generale della serata, non lasciano il segno. Missing in action. VOTO: 5,5

IVA ZANICCHI – Canzone, di Don Backy e Detto Mariano nella versione di Milva

L’ospite (virtuale) è una giovanissima Milva, alla quale Iva ha voluto con forza rendere omaggio. Inossidabile. VOTO: 6,5

ANA MENA con ROCCO HUNT – medley (Il mondo, Figli delle stelle, Se mi lasci non vale)

Arriva il suo compagno di scorribande estive, ma per Ana Mena il festival non decolla. VOTO: 5

LA RAPPRESENTANTE DI LISTA con COSMO, MARGHERITA VICARIO e GINEVRA – Be My Baby, di The Ronettes

Che teatralità, che numeri, che sound. Che bravi. Il collettivo mette la freccia e supera a destra. Ciao Ciao a tutti gli altri. VOTO: 9

MASSIMO RANIERI con NEK – Anna verrà, di Pino Daniele

Il pezzo Una veste diversa, tra il soul e il melodico, per un successo senza tempo di Pino, che mette sempre i brividi. VOTO: 7

MICHELE BRAVI – Io vorrei… non vorrei… ma se vuoi, di Lucio Battisti

Ha voluto metterci del suo, fare suo un pezzo iconico. Ma il risultato è un po’ stucchevole. VOTO: 6

MAHMOOD & BLANCO – Il cielo in una stanza, di Gino Paoli

Non sbagliano un colpo. Sembrano nati per fare quello che stanno facendo. E ci riescono benissimo. Brividi, e stavolta non è il titolo della loro canzone. VOTO: 9

RKOMI con i CALIBRO 35 – medley di Vasco Rossi

Rkomi versione Village People, a torso nudo e copri jeans in pelle. E’ Vasco senza essere Vasco. Il Kom gli fa anche arrivare i suoi complimenti via social. VOTO: 6+

AKA 7EVEN con Arisa – Cambiare, di Alex Baroni

Arisa è sempre e comunque un valore aggiunto. La sua voce è un balsamo per le orecchie e Aka 7even ne giova. VOTO: 7

HIGHSNOB e HU con MrRAIN – Mi sono innamorato di te, di Luigi Tenco

L’emozione, ma stavolta non di chi ascolta ma di chi canta, sembra prendere il sopravvento. VOTO: 6

DARGEN D’AMICO – La bambola, di Patty Pravo

Prendi un po’ di Patty, aggiungi un po’ di Dargen e il risultato è servizio. Omaggio onesto e divertente il giusto. VOTO: 6

GIUSY FERRERI con ANDY dei BLUVERTIGO – Io vivrò senza te, di Lucio Battisti

Giusy Ferreri che fa Battisti, in chiave Ferreri. E non sembra troppo convinta neanche lei. VOTO: 6

FABRIZIO MORO – Uomini soli, dei Pooh

Il brano è nelle sue corde, non può competere con l’estensione e la precisione di Facchinetti, ma riesce a farla sua. Credibile, tanto. VOTO: 7

TANANAI con ROSA CHEMICAL – A far l’amore comincia tu, di Raffaella Carrà

Un omaggio che diventa una caricatura. Chissà cosa direbbe la Raffa nazionale. VOTO: 4,5

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