Nel giorno in cui la presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen (foto), si è recata in Ucraina a portare la solidarietà dell’Europa alla popolazione, incontrandosi anche con il è presidente Zelenskyi, un’altra strage di profughi ucraini, tra cui 10 bambini, in attesa a Kramatorsk, di un treno che li portasse lontano dalla guerra, è stata compiuta dai russi con il lancio anche di un missile con la scritta in russo “Per i bambini”.
‘In questo modo la Russia protegge i russofoni nell’Ucraina orientale? Qualcuno può spiegare perché sparare ai civili con i missili?’, ha detto il presidente Zelenskyi. Mosca nega la responsabilità dell’attacco e la attribuisce all’Uraina: «Kiev dovrà rispondere del bombardamento, ……ci sono prove evidenti».
La presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen si è recata nella capitale ucraina da Zelensky e poi a Bucha: ‘Qui è successo l’impensabile. Qui a Bucha abbiamo visto l’umanità andare in frantumi‘, ha detto. E la polizia ucraina afferma: ‘A Izium civili bruciati vivi’.
Anche il ministero della Difesa di Mosca ha smentito che l’esercito russo abbia bombardato la stazione di Kramatorsk e l’agenzia russa Tass parla di “provocazione” degli ucraini. I frammenti del missile che appaiono in un video vicino alla stazione di Kramatorsk appartengono ad un vettore Tochka-U, “utilizzato solo dalle forze ucraine”, ha affermato il ministero della Difesa russo, respingendo le accuse delle autorità di Kiev. Sempre secondo il ministero della Difesa russo, l’attacco è stato compiuto da un battaglione missilistico ucraino dalla località di Dobropolye. Lo scopo, aggiunge il ministero secondo la Tass, …era “impedire ai civili di partire” per usarli come “scudi umani” da parte dell’esercito ucraino.
Sulla stazione ferroviaria di Kramatorsk sono stati usati missili russi ad alta precisione Iskander, ha sostenuto invece la commissaria per i diritti umani del Parlamento ucraino Lyudmyla Denisova. “L’esercito criminale russo ha usato un missile a grappolo ad alta precisione ‘Iskander‘”, afferma su Telegram.
“I russi sapevano che la stazione ferroviaria di Kramatorsk era piena di civili in attesa di essere evacuati – ha detto il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba -. Eppure l’hanno colpita con un missile balistico. Questo è stato un massacro deliberato. Consegneremo ogni criminale di guerra alla giustizia“.
“È orribile vedere che la Russia ha colpito una delle principali stazioni usate dai civili che evacuano la regione dove Mosca sta intensificando il suo attacco – ha scritto su Twitter il presidente del Consiglio Ue Charles Michel -. È necessario agire: più sanzioni alla Russia e più armi all’Ucraina sono in arrivo dall’Ue: il 5/o pacchetto di sanzioni Ue è stato appena approvato”. “Condanno fermamente – dice Borrell su Twitter – l’attacco indiscriminato di questa mattina contro una stazione ferroviaria di Kramatorsk da parte della Russia, che ha ucciso decine di persone e lasciato molti altri feriti. Questo è un altro tentativo di chiudere le vie di fuga per coloro che fuggono da questa guerra ingiustificata e causano sofferenze umane”.
“Ancora orrori in Ucraina – scrive su Twitter il ministro degli Esteri Luigi Di Maio -. Altri civili morti, anche bambini. Le bombe sulla stazione di Kramatorsk sono l’ennesima dimostrazione che la guerra russa è reale, le vittime sono vere. Ferma condanna. Tutti vogliamo la pace, non c’è più tempo da perdere: subito un cessate il fuoco”.
“L’attacco missilistico di questa mattina alla stazione usata per evacuare civili in Ucraina è spregevole. Sono sconvolta e offrirò personalmente le mie condoglianze al presidente Zelensky. I miei pensieri vanno alle famiglie delle vittime“. Lo scrive in un tweet la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen
Intanto la Russia – ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, citato dalla Tass – “spera di mettere fine all’operazione speciale in Ucraina in un futuro prevedibile“.
Il Pentagono ritiene che Putin abbia ormai rinunciato a conquistare Kiev, ma non rallenta le sue forniture di armi all’Ucraina: anzi, si impegna a potenziare i rifornimenti. E mentre il G7 annuncia nuove sanzioni economiche e finanziarie contro Mosca, l’Ue chiede un embargo totale sul gas e sul petrolio russi ed i 27 ambasciatori dei Paesi membri danno il via libera al quinto pacchetto di sanzioni Ue, che include tra l’altro il graduale embargo all’import di carbone russo.
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