E’ stata firmata ad Algeri dal presidente del Consiglio, Mario Draghi, e dal presidente della Repubblica algerina, Abdelmadjid Tebboune, una Dichiarazione d’Intenti sulla cooperazione bilaterale nel settore dell’energia. A questa si aggiunge l’accordo tra Eni e Sonatrach per aumentare le esportazioni di gas verso l’Italia.
Il ministro della Transizione ecologica, Roberto Cingolani, interpellato ad Algeri sull’intesa che prevede l’aumento delle forniture di gas algerino, ha affermato: «L’accordo non termina nel 2024, perché il flusso sarà costante o su una rampa che andrà a crescere: da Algeri avremo circa 3 miliardi di metri cubi in più di gas subito, altri 6 nel 2023 per arrivare a 9 miliardi, circa 3 miliardi di gas e 3 di Gnl».
Draghi ha presenziato anche alla firma di un Protocollo di intesa intergovernativa sull’energia e di un accordo tecnico tra Eni e il gruppo energetico Sonatrach (nella delegazione italiana è presente anche l’ad Claudio Descalzi) – e il gruppo energetico algerino.
Draghi si è poi spostato all’ambasciata italiana di Algeri per incontrare la comunità italiana: sono circa 200 le imprese con presenza stabile in Algeria, impegnate nel campo energetico ma anche nei settori delle infrastrutture e delle grandi opere. A chiudere la visita una cena con il presidente Tebboune.
Commenta per primo