Ci sono poche certezze nella vita, e una di queste è che il Siviglia vince l’Europa League. Una, due tre volte consecutive: nessuno come gli andalusi, che entrano nella leggenda del secondo torneo continentale, con cinque successi su cinque e un dominio che dura ininterrottamente dal 2013. A Basilea, gli spagnoli battono 3-1 il Liverpool, ribaltando il risultato con un secondo tempo da urlo. Da urlo come i tocchi di Banega, come le reti di Gameiro (proprio lui: sì, ha segnato anche in finale), come la doppietta del capitano Coke e il capolavoro di Unai Emery: c’è la sua firma sul triplete di fila degli andalusi. E già che siamo in tema di tris consecutivi, senza aspettare di sapere chi vincerà il derby di Champions tra Atletico e Real a San Siro tra dieci giorni, possiamo affermare che anche quest’anno la Spagna si porta a casa entrambe le coppe europee.
Illusione Reds. Il Siviglia che rientra negli spogliatoi all’intervallo somiglia a un pugile suonato che barcolla per raggiungere il suo angolo: al 35′ Sturridge sferra il magnifico gancio di esterno sinistro a giro che fa impazzire i 10mila tifosi del Liverpool che colorano di rosso il St. Jakob Park (e gli altri 20mila per le vie di Basilea), e se non fosse per le sviste di Eriksson, che nega due rigori al Liverpool giudicando involontari i tocchi di braccio in area di Carriço e Krychowiak, e per le prodezze dello stesso Carriço (salvataggio sulla linea) e Soria (gran parata su Sturridge), gli andalusi sarebbero finiti al tappeto già dopo il primo round.
Il ribaltone andaluso. Quando il Siviglia gioca per la sua coppa, però, il colpo di scena è pronto a far saltare tutti dalla poltrona come l’arrivo del serial killer nei thriller di Hollywood: sai che prima o poi ti toglierà il fiato, te lo aspetti, eppure rimani a bocca aperta quando lo fa per davvero. La banda Klopp salta dalla poltrona al primo giro d’orologio del secondo tempo: Mariano sfrutta una dormita degli inglesi e si infila, con tanto di tunnel su Moreno, al limite dell’area, poi mette in mezzo un pallone che Gameiro (8 centri in 10 partite del torneo) deve solo spingere dentro. Da lì in poi è un crescendo andaluso, orchestrato dalle giocate sempre efficaci e mai banali di Banega, mentre il Liverpool si scioglie. È proprio l’argentino promesso all’Inter a scambiare con Vitolo sulla trequarti inglese al 19′: la difesa di Klopp soffre la giocata nello stretto e Coke ne approfitta scagliando da dietro una botta imparabile per Mignolet. Ed è ancora il capitano, ancora una volta preferito da Emery a Konoplyanka, a dare il colpo di grazia al 25′: quando riceve il pallone del 3-1 è al di là della linea, ma quel tocco arriva da un inglese. Klopp perde la calma e sbraita contro il quarto uomo, ma dovrà rassegnarsi a un’altra medaglia d’argento (quinta finale persa per il tedesco, la seconda con i Reds): l’Europa League è esclusiva di Unai Emery e del Siviglia. Gli andalusi con questo trionfo entrano pure di diritto nei gironi della prossima Champions League. Se dovesse andar male da quelle parti, sa dove rifarsi: in Europa League, ormai è una certezza.
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