di MARCO VALERIO/ Dopo quasi sette mesi di guerra, il conflitto Russia-Ucraina rischia una rapida e pericolosa escalation. Vladimir Putin, infatti, in un discorso alla Nazione, ha annunciato la mobilitazione di 300mila riservisti per intensificare l’offensiva e il sostegno di Mosca ai referendum indipendentisti indetti dalle amministrazioni regionali filorusse. Ma, soprattutto, il leader del Cremlino è tornato ad agitare lo spettro di una guerra nucleare. Immediate le reazioni internazionali. Joe Biden: “Putin ha fatto minacce nucleari spericolate e irresponsabili”. La Cina, invece, ha chiesto il cessate il fuoco, ma contestualmente il presidente Xi Jinping ha anche avvertito i militari: “Preparatevi alla guerra”.
Dura la risposta del Capo della Casa Bianca. Biden parlando all’Assemblea generale dell’Onu ha tuonato dicendo: Vladimir Putin ha fatto minacce nucleari spericolate e irresponsabili. Putin vuole annientare il diritto dell’Ucraina ad esistere. La Russia ha vergognosamente violato i principi base della carta dell’Onu invadendo l’Ucraina. Inoltre, i referendum del Cremlino sono una farsa perché violano la sovranità dell’Ucraina”. Mentre, il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleb ha ribadito: “L’unica risposta appropriata alle minacce bellicose di Putin è raddoppiare gli sforzi per sostenere l’Ucraina di fronte alla minaccia russa dell’uso di armi nucleari. Servono più sanzioni contro la Russia, più armi all’Ucraina e più solidarietà agli ucraini da parte dell’Occidente”.
L’ambiguità della Cina. Il principale alleato strategico della Russia, ovvero la Cina, qualche ora dopo il discorso di Putin ha fatto trapelare la propria posizione, come sempre orientata alla de-escalation. Il portavoce del ministero degli Esteri Wang Wenbin ha detto: “La Cina invita le parti coinvolte nella crisi in Ucraina al cessate il fuoco e a impegnarsi con il dialogo e le consultazioni al fine di una risoluzione pacifica. E’ fondamentale trovare un modo per affrontare le preoccupazioni sulla sicurezza di tutte le parti”. Il presidente Xi Jinping, invece, ha elogiato il profondo riordino delle Forze Armate, osservando: “E’ necessario riassumere e applicare l’esperienza positiva delle riforme, concentrarsi sulla preparazione alla guerra, svolgere un lavoro solido nell’attuazione dei compiti stabiliti e rafforzare la pianificazione delle riforme successive”.
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