La Corte Suprema indiana ha accettato di rendere immediatamente esecutivo l’ordine del Tribunale arbitrale internazionale dell’Aja di far rientrare in Italia il fuciliere di Marina Salvatore Girone per tutta la durata del procedimento arbitrale. Lo ha deciso una ‘sezione feriale’ della Corte di New Delhi riunitasi oggi. Pertanto Girone (a sinistra nella foto con Massimiliano Latorre) potrà nei prossimi giorni tornare in patria. La Farnesina accoglie con soddisfazione la decisione della Corte Suprema indiana di dare urgente attuazione a quanto stabilito dal Tribunale arbitrale de L’Aja il 29 aprile scorso.
Il giorno fissato per il rientro è il 2 giugno, come annuncio in questo tweet il capo del governo Renzi: “Confermiamo la nostra amicizia per l’India, il suo popolo, il suo governo. E diamo il benvenuto al marò Girone che sarà con noi il 2 giugno”. A sua volta il ministro della difesa, Roberta Pinotti, dice: “L’ho sentito al telefono, siamo felici e soddisfatti”. La Farnesina spiega in una nota: “In linea con quanto stabilito dal Tribunale dell’Aja, Italia e India hanno cooperato nelle ultime settimane per definire le condizioni e le modalità del rientro e della permanenza nel nostro Paese di Girone, in pendenza della procedura arbitrale sul caso della Enrica Lexie. Il governo – prosegue la nota – nell’attesa di accogliere finalmente in patria Salvatore Girone, rinnova l’impegno a conformarsi alle condizioni e modalità stabilite dalla Corte Suprema indiana. La decisione odierna è un risultato importante che riconosce l’impegno intrapreso dal governo italiano con il ricorso all’arbitrato internazionale per far valere le ragioni dei nostri due fucilieri di Marina. Con lo stesso impegno l’Italia si presenterà ai prossimi passaggi previsti dal procedimento arbitrale”.
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