Uno squilibrato di 46 anni ha accoltellato stasera senza alcun motivo 5 persone in un centro commerciale Carrefour ad Assago (Milano): il bilancio di questo ennesimo episodio di follia è di un morto (un cassiere del supermercato, Luis Fernando Ruggieri foto in alto a sinistra) (47 anni, che per caso si trovava in quel posto del supermercato perché era andato a dare una mano a dei colleghi) e 4 feriti, uno dei quali è il calciatore del Monza Pablo Macrì (foto a destra in ospedale assistito dalla moglie) .
Ruggieri era cresciuto in Lombardia. “L’ho adottato da piccolino, l’ho amato sempre e lui mi voleva un bene dell’anima”, piange il padre Federico. “Ha sempre cercato di migliorarsi”. Negli ultimi cinque anni Luis aveva vissuto a Trezzano sul Naviglio, poi, dopo la separazione dalla compagna, era tornato a Milano. Grande lavoratore, era sempre stato occupato nel settore della grande distribuzione, più di 20 anni in Esselunga, uno in Auchan Retail Italia. Da poco era arrivato a Carrefour. Durante il lockdown aveva sfruttato il tempo libero per rimettersi sui libri e concludere il suo percorso di studi iniziato da ragazzo alla facoltà di Ingegneria informatica per virare su Scienze biologiche. “Per non sprecare il tempo in attesa di un lavoro nel periodo del lockdown – scriveva ai suoi contatti – ho ricominciato a studiare. Per interesse privato, in futuro vedremo”.
Tutti i negozi Carrefour d’Italia hanno osservato un minuto di silenzio in memoria di Luis Fernando Ruggieri. La sindaca di Assago Lara Carano ha indetto il lutto cittadino
L’accoltellatore, bloccato da un giovane cliente (Massimo Tarantino, ex calciatore – foto a lato) e poi fermato dai carabinieri di Corsico, è italiano, ha 46 anni, è affetto da disturbi psichici. Si chiama Andrea Tombolini: era entrato al supermercato con l’intenzione di ferirsi con uno dei coltelli venduti tra le corsie, ma che poi ha finito con l’aggredire sei persone. “Pensavo di essere malato”, ha detto al pm, “invidiavo quelle persone felici che stavano bene”.
Sul posto sono intervenute anche tre automedighe, sei ambulanze e vari mezzi delle forze dell’ordine.
Gli investigatori, al momento, escludono la matrice fondamentalista. La posizione del 46enne, verosimilmente affetto da disturbi psichici, è al vaglio dell’autorità giudiziaria.
“Ora che siamo lontane siamo più tranquille, ma eravamo veramente terrorizzate, non capivamo cosa succedeva, vedevamo gente scappare in lacrime”, racconta una ragazza che si trovava nel centro commerciale durante l’aggressione.
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