Niente podio ed è la prima volta che accade quest’anno per la Ferrari in un GP di Monaco iniziato sotto la pioggia e finito sotto un cielo minaccioso e caratterizzato da una Safety Car (nei primi 8 giri) e ben 4 virtuali causa incidenti. Un GP che segna il ritorno al successo di Lewis Hamilton, capace di tenere testa per oltre 47 giri a un tenace Daniel Ricciardo, che aveva gomme più dure e dunque durature (supersoft contro ultra soft). Ma il campione del mondo che non tagliava per primo il traguardo dal GP degli Usa del 25 ottobre 2015, nella gara che gli valse il terzo titolo, deve ringraziare il box della Red Bull che si è fatto trovare impreparato quando Daniel ha montato le gomme da asciutto, perdendo tempo prezioso. Bravo Lewis e bravi gli strateghi della Mercedes che hanno giocato d’azzardo, scegliendo di tenere l’inglese in pista con le gomme da bagnato estremo, malgrado l’asfalto fosse ormai asciutto (nella foto Gazzetta dello Sport i primi 3 del GP Monaco 2016: da sinistra, Ricciardo, Hamilton e Perez).
Il riscatto di “Prince Lewis”. Un capolavoro di gestione delle Pirelli che frutta a Hamilton il secondo successo nel Principato dopo quello ottenuto nel 2008, l’anno in cui entrò nel club dei campioni del mondo con la McLaren. La prima vittoria stagionale consente all’inglese altresì di fare un grande balzo in classifica, considerato che Rosberg, autore di una gara opaca sin dal via quando ha fatto da tappo e Riccardo scappava via, è finito solo settimo, passato nell’ultimo giro pure da Hulkenberg: il tedesco guida ancora la classifica con 107 punti ma il suo vantaggio adesso si è ridotto a soli 24 punti. Hamilton, oggi principe monegasco, vuole confermarsi re del Mondiale di Formula 1.
GP da dimenticare per le “Rosse”. Il presidente Marchionne sarà furioso dopo quanto visto a Monaco. Vettel, vittima di un infelice chiamata ai box, è rimasto prima imbottigliato dietro a Massa, poi per il resto della gara negli scarichi di un coriaceo Perez, che ha fatto compagnia a Hamilton e Ricciardo sul palco dei principi. Peccato perché il tedesco, che come il messicano aveva scelto gomme di mescola soffice, a tratti è stato velocissimo. Gara da dimenticare invece per Raikkonen che ha sbattuto da solo nella discesa del Lowe’s e poi ha chiuso malamente Grosjean a muro al Portier danneggiando la propria “Rossa”. Dietro la lavagna pure Max Verstappen, che ha vanificato una brillante rimonta picchiando (la terza volta in due giorni) a Massenet. Insomma a Monaco si è rivista la copia di “Versbatten”: così era soprannominato suo papà negli anni 90.
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