Tratti in salvo dalle macerie in Turchia 258 ore dopo il terremoto in Turchia un bambino di 12 anni e una giovane di 27 anni. Recuperato il corpo dell’italiano Angelo Zen

Foto tratta dal profilo Facebook di Angelo Zen,
Ancora due miracolosi salvataggi tra le macerie del terremoto in Turchia lo stesso giorno in cui, purtroppo, è stato recuperato il corpo dell’italiano Angelo Zen (foto), rimasto vittima del sisma.  Ad Antakya, uno dei centri più colpiti dal tremendo terremoto, un bambino di 12 anni è stato estratto in vita dalle macerie ed è stato dichiarato fuori pericolo. Dalle macerie a Kahramanmaras, la città epicentro del sisma che il 6 febbraio ha colpito il confine tra la Turchia e la Siria, una donna di 27 anni è stata estratta viva dopo 258 ore di prigionia sotto le macerie.

Nella citta’ di Kahramanmaras, una delle piu’ colpite dal sisma che ha devastato il sud della Turchia lo scorso 6 febbraio, è stato ritrovato e identificato il cadavere dell’italiano Angelo Zen. A raccontare ad AGI la dinamica del ritrovamento – per il quale sono stati necessari 4 giorni di lavoro congiunto da parte del soccorso alpino della Guardia di Finanza, vigili del fuoco e unità di polizia e di Ris dei carabinieri per il riconoscimento di cadaveri – è Nicola Zarbo, maresciallo del Comando Generale della Guardia di Finanza. Il team interforze ha agito sotto il coordinamento del ministero Affari Esteri e dall’ambasciata italiana in Turchia.

“I vigili del fuoco hanno innanzitutto ricostruito la dinamica del crollo, circoscrivendo le zone in cui il cadavere del notro connazionale si sarebbe potuto trovare. Questo ci ha permesso di indirizzare il cane molecolare verso un’area ben precisa, individuata la quale il cane ha trovato un pertugio attraverso cui penetrare. Ne è seguita una segnalazione da parte del cane Fury cui è seguito lo scavo con mezzi meccanici. Il riconoscimento è stato effettuato dai carabinieri del Ris e della polizia attraverso oggetti personali del nostro connazionale”, ha spiegato il maresciallo.

A segnalare la presenza del corpo di Zen è stato un cane di 8 anni, Fury, coordinato da Francesco D’Urso del soccorso alpino di Rieti. Tuttavia i cani italiani hanno permesso il ritrovamento di altri tre cadaveri di cittadini turchi. Una circostanza per cui il maresciallo ci tiene a sottolineare “il ruolo fondamentale dei cani molecolari”, tre di cui due pastori tedeschi e un pastore belga malinois. Due dei tre cani hanno riportato ferite alle zampe che hanno reso necessario l’intervento del veterinario e riposo forzato per gli animali.

In partenza dal porto di Trieste i primi aiuti. Ieri sera la partenza dal porto di Trieste dei primi aiuti destinati alle popolazioni colpite dal terremoto in Turchia gestiti dall’hub nazionale individuato dal Dipartimento di Protezione civile in Friuli Venezia Giulia. Lo rende noto la Regione. I container con gli aiuti sono stati caricati sui camion della Protezione civile di Palmanova e successivamente su un traghetto con destinazione porto di Mersin. Il materiale proviene da Umbria, Marche, Bolzano, Emilia Romagna, Calabria, Basilicata e Puglia oltre che da associazioni nazionali di protezione civile e dal Friuli Venezia Giulia.

 

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