di FABIO CAMILLACCI/ Anticipo del venerdi valido per la 26° giornata di Serie A con sorpresa e ricco di emozioni e significati. Allo stadio “Picco” di La Spezia, i liguri battono 2-1 l’Inter che ora rischia di perdere anche il secondo posto in classifica. Decidono il match: il figlio d’arte milanista Daniel Maldini e il solito cecchino Nzola (nella foto: la gioia dei calciatori dello Spezia). Per i nerazzurri arriva così l’ottava sconfitta in campionato: un’enormità per una squadra partita con i favori del pronostico nella corsa allo scudetto. Senza dimenticare che questo è l’ennesimo passo falso contro una delle medio-piccole e che prosegue l’incubo trasferta: 5 successi, 2 pari e ben 6 sconfitte per l’Inter lontano dallo stadio “Giuseppe Meazza”.
Inter nuovamente “pazza” per una notte e sempre sulle montagne russe: alti e bassi. Tante occasioni da rete sprecate, un rigore fallito da Lautaro sullo 0-0 con l’argentino che di fatto toglie il pallone allo specialista Lukaku che poi ha l’occasione di rifarsi trasformando il penalty del momentaneo 1-1. Insomma, un’altra partita che mette a nudo tutti i limiti mentali di una squadra che avrebbe bisogno di una bella terapia di gruppo per risollevarsi. E Simone Inzaghi torna in discussione. Adesso comunque non c’è tempo per recriminare, perchè martedi prossimo in Portogallo, Lukaku e compagni dovranno difendere l’1-0 dell’andata per raggiungere il Milan nei quarti di finale di Champions League.
Spezia-Inter 2-1. Nella formazione iniziale Simone Inzaghi cambia qualcosa proprio in vista della difficile trasferta in terra lusitana. Rilancia Handanovic tra i pali e D’Ambrosio come centrale di destra. In mezzo al campo Brozovic, e in attacco il ritorno della Lu-La: Lukaku-Lautaro. Il portiere polacco dello Spezia Dragowski è l’assoluto protagonista della serata. Abbassa la saracinesca anche sul rigore che l’arbitro Marinelli assegna dopo minuti di conciliabolo col Var. Alla fine, l’intervento di Caldara su D’Ambrosio viene sanzionato con la massima punizione che Lautaro si fa parare.
E’ il primo black-out da interismo. Infatti, non è il primo errore del Toro dal dischetto. E poi in campo c’è Lukaku, tredici centri su altrettante trasformazioni con la maglia nerazzurra. Dovevs calciare “Big Rom”. Siamo al 14′ e questo è un episodio chiave: l’episodio che condizionerà tutta la gara dell’Inter. Un eventuale gol dell’argentino, infatti, avrebbe sicuramente indirizzato la sfida verso i nerazzurri. In tal modo, Leonardo Semplici può festeggiare la sua prima vittoria da tecnico degli spezzini. Una vittoria pesantissima per la corsa salvezza dei liguri che si portano a +6 sul Verona terzultimo che domenica riceverà in casa il Monza.
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