Il signor Josep Borrell i Fontelles è un politico spagnolo con cittadinanza argentina, membro del PSOE (Partito Socialista Operaio Spagnolo) che dal 1º dicembre 2019 ricopre la carica di Alto rappresentante dell’Unione per gli Affari Esteri e la Politica di sicurezza.
Come informano le agenzie di stampa europee, il sullodato personaggio ha formulato oggi agli altri paesi europei una proposta di impiego per Luigi Di Maio, ex capo politico del Cinquestelle, rimasto disoccupato dopo le dimissioni del governo Draghi (di cui faceva parte) e la sua successiva trombatura alle ultime elezioni politiche italiane, quando aveva lasciato il Movimento 5 stelle ed era passato sotto la bandiera (e dentro la lista) del celebre leader dei vedovi degli altri partiti, Bruno Tabacci (con lui nella foto).
L’incarico proposto da Borrell per Luigi Di Maio sarebbe quello di inviato dell’Unione europea per il Golfo, a suo avviso perfettamente calzante con le sue origini napoletane da cui deriva “il necessario profilo politico a livello internazionale per questo ruolo”.
Benché sia stato precisato che i tempi per la ratifica di questa eventuale investitura internazionale siano lontani, la proposta di Borrell ha provocato l’immediata reazione della Lega, che si espressa , nello stile inconfondibile di Salvini, con la seguente valutazione: «Gli Italiani hanno votato: hanno scelto e continuano a scegliere il centrodestra, non sinistra o grillini. Quella di Bruxelles è una indicazione vergognosa, un insulto all’Italia e a migliaia di diplomatici in gamba»
Comunque, se la bislacca proposta del politico Borrell non dovesse andare in porto, Di Maio potrebbe sempre aspirare a un reddito di cittadinanza nella versione ideata dal governo Meloni: il reddito di consolazione. (e.s.)
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