Questa guerra tra Russia e Ucraina sale sempre più di livello sia per l’accanimento con cui le due parti si fronteggiano ormai da un anno e mezzo dopo l’avvio della cosiddetta “operazione speciale” lanciata a febbraio 2022 da Putin, anche perché gli altri Stati (e in particolare gli Stati Uniti, ma non solo) anziché adoperarsi per una trattativa, alimentano le ostilità fornendo armi sempre più sofisticate a Zelenski, che si è convinto di poter vincere la guerra sconfiggendo Putin nel conflitto e viceversa – anziché adoperarsi per una trattativa di pace, adoperandole per attacchi direttamente sul territorio russo.
L’ultima notizia è arrivata all’alba di oggi, 30 luglio, dal ministero della Difesa russo, che ha reso noto di aver respinto nella notte un attacco ucraino apportato contro la Crimea (occupata dai russi) con 25 droni aerei: 16 sono stati abbattuti dai sistemi di difesa aerea, altri 9 sono stati neutralizzati da sistemi di difesa elettronica. E nel comunicato del ministero russo della Difesa si precisa che la scorsa notte “il regime di Kiev ha tentato di effettuare un attacco terroristico con 25 droni di tipo aereo sulla penisola di Crimea“. Ma poi si precisa che i nove droni sono stati neutralizzati elettronicamente e si sono schiantati nelle acque del Mar Nero e Capo Tarkhankut”.
Purtroppo, insistiamo, i due belligeranti escludono finora, a quanto pare, l’unica via d’uscita da questo flagello dopo che leader ucraino Zelensky, quando è venuto in visita in Italia, ha usato un comportamento sprezzante nei riguardi del Papa (che ha dato tutta la sua disponibilità per una mediazione di pace tra i due paesi in guerra) dicendo di non aver bisogno di mediatori! E il tremulo presidente americano Biden ha accolto con favore le frasi bellicose della presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, quando è andata negli Usa, incoraggiandola a persistere nella sua linea bellicosa.
Commenta per primo