CASO VANNACCI/ Dopo le tante polemiche sul libro del generale definito sessista, razzista e omofobo, la Difesa solleva l’alto ufficiale dal comando. Il ministro Crosetto: “Non ci saranno punizioni sommarie”. Ma il Pd protesta: “Non basta!”

di SERGIO TRASATTI/ In Italia continua a tenere banco il caso del generale Roberto Vannacci. Un caso che ha scatenato la protesta delle opposizioni politiche. Intanto, l’alto ufficiale è stato rimosso dal comando e da capo dell’Istituto geografico militare di Firenze. Lo ha deciso lo Stato Maggiore dell’Esercito. Il provvedimento arriva dopo il polverone sollevato dal  libro “Il mondo al contrario”, libro autoprodotto dallo stesso generale. Vannacci è stato messo a disposizione del comando delle forze operative terrestri rimanendo nella sede del capoluogo toscano.

L’autodifesa di Roberto Vannacci che precisa: “Non replico a decisioni prese su di me”.  Ma il generale torna anche sulle tante accuse di sessismo, razzismo e omofobia ricevute. Torna in particolare sulle frasi nei confronti della pallavolista Paola Egonu spiegando: “Le mie parole sono state travisate. Anche io la vorrei come figlia. Nel mio caso mi si contesta l’espressione delle mie idee, ma mi si toglie anche la dignità di interloquire, cercando di farmi apparire come una persona malata, con problemi psicologici. Questo non lo ammetto, fino a oggi non ho avuto nessuna malattia e sono sempre stato idoneo per compiti istituzionali e sportivi”.

Il comunicato ufficiale dell’Esercito. Nella nota si legge: “Il generale Vannacci, in data 20 agosto 2023, cessa dall’incarico di Comandante dell’Istituto Geografico Militare. In data 21 agosto è trasferito in forza extra organica al Comfoter Area Territoriale ed è posto a disposizione del Comandante area territoriale per incarichi vari, sede Firenze. Il generale Panizzi, mantenendo l’incarico primario di Comandante area territoriale, in data 21 agosto 2023 assume l’ulteriore incarico di Comandante dell’istituto Geografico Militare”.

La precisazione del ministro della Difesa. Guido Crosetto su Twitter scrive: “Non è stato allontanato dall’esercito. Girano voci incontrollate che parlano della destituzione per il generale Vannacci. Ribadisco ciò che ho detto chiaramente: non esistono processi sommari fatti su social o media ma solo leggi e codice dell’ordinamento militare. Da un lato chiedono ‘punizioni esemplari’, dall’altro mi insultano perché sarebbe stato punito. Non è stato punito e non avrà punizioni esemplari sommarie perché, come ho scritto, ci sarà un regolare ‘esame disciplinare’. La Difesa ha le sue regole e Vannacci le conosce bene”.

Dall’opposizione parla Alessandro Zan del Pd. Il responsabile Diritti della segreteria dem dichiara: “Il semplice trasferimento non è sufficiente. La sua presenza ai vertici dell’Esercito continua a recare discredito e disonore alle forze armate, a cui va sempre il riconoscimento per difendere i valori costituzionali che lui offende”.

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