di MARIO MEDORI/ Gli investigatori hanno trovato le scatole nere e recuperato i corpi dei 10 occupanti del jet precipitato due giorni fa in Russia e a bordo del quale secondo le autorità di Mosca c’era il capo della Wagner Yevgeny Prigozhin. Nel frattempo, il presidente bielorusso Lukashenko afferma: “Avevo messo in guardia Prigozhin e il suo vice Utkin”. Mentre il Cremlino definisce una “menzogna” la teoria secondo cui sarebbe stato Putin a ordinarne l’uccisione.
Manovre di guerra. Secondo l’intelligence militare di Kiev, la Russia non ha sospeso la mobilitazione e sta valutando la possibilità di arruolare altre 450mila persone. Dal canto suo il capo dell’intelligence russa dice che il fallimento della controffensiva ucraina è evidente. Intanto, il leader russo Putin ha firmato il decreto che obbliga tutti i paramilitari a prestare giuramento allo Stato.
La notizia lanciata da Washington. “Le forze di difesa ucraine hanno sfondato la prima linea di fortificazioni russe sul fronte meridionale, nella regione di Zaporizhzhia e tra le forze di Mosca si teme lo sfondamento”. Lo ha dichiarato il capo dello stato maggiore congiunto degli Stati Uniti in un’intervista, confermando una dichiarazione fatta dal viceministro della difesa di Kiev.
La nota da Ankara. La Turchia non vede alcuna alternativa all’accordo originario sul grano che l’Ucraina ha stretto con la Russia. Lo ha ribadito il ministro degli Esteri turco, Hakan Fidan, respingendo un percorso alternativo che sarebbe stato preso in considerazione dagli Stati Uniti. Lo stesso ministro ha aggiunto: “Sappiamo che si stanno cercando vie alternative, ma non vediamo alternative all’iniziativa originale perché comportano rischi”.
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