Giorgia Meloni – ridiventata per l’occasione il premier – si è presentata stamattina in Vaticano per fare una visita di 35 minuti a Papa Francesco accompagnata dal compagno Andrea Giambruno (dal quale aveva annunciato urbi et orbi di essersi “licenziata”) e dalla loro figlioletta di 7 anni.
Vestita con un tailleur nero, si è intrattenuta a parlare con il Pontefice – informa “Sette Colli” – di “lotta alla povertà, di famiglia con particolare riferimento all’inverno demografico, di migranti e di Ucraina. Poi il presidente del Consiglio, entrando nella Biblioteca apostolica per l’incontro con il Pontefice, gli ha detto (con la perspicacia e l’intuito che la contraddistinguono): “Qui davvero c’è una infinità da raccontare”. Ma ha poi ha preferito raccontare lei al Papa la composizione della squadra che lavora con lei: “Alfredo Mantovano, il mio sottosegretario alla presidenza del Consiglio, una persona con la quale lavoro da tanti anni, grande giurista, grande cattolico”. A sua volta Mantovano ha ricordato al Papa: “Sono stato in questa sala a trovarla qualche anno fa portando i familiari di Asia Bibi”. Poi ha presentato al Papa l’ambasciatore d’Italia presso la Santa Sede, Francesco Di Nitto, il segretario generale di Palazzo Chigi, Carlo Deodato, il capo di Gabinetto, Caputi, il consigliere diplomatico, e il generale Federici.
Al momento dello scambio dei doni Papa Francesco ha donato alla Meloni un’opera in bronzo dal titolo “Amore sociale”, raffigurante un bimbo che aiuta un altro a rialzarsi, con la scritta “Amare Aiutare”. In dono anche i volumi dei documenti papali: il Messaggio per la pace di quest’anno, il Documento sulla Fratellanza Umana, il libro sulla Statio Orbis del 27 marzo 2020 a cura della Lev, il volume sull’Appartamento Pontificio delle Udienze e il volume ‘Un’Enciclica sulla pace in Ucraina’.
(fonte: “7 Colli”)
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