di SERGIO TRASATTI/ Medio Oriente: s’infiamma anche il fronte con lo Yemen. Israele, infatti, ha risposto al drone lanciato dagli Houthi e che ha ucciso una persona a Tel Aviv. “Aerei da guerra israeliani hanno colpito obiettivi del regime terrorista degli Houthi. I raid sono stati decisi in risposta ai 200 attacchi condotti contro Israele nei mesi recenti”, ha annunciato il portavoce militare. E il premier israeliano Benyamin Netanyahu tuona: “Combattiamo l’Iran e le sue metastasi”. Gli ex ribelli yemeniti, che parlano di morti e feriti causati dai bombardamenti israeliani, ora minacciano ritorsioni.
I ministri del gabinetto di sicurezza sono stati convocati per approvare l’operazione Yemen. Israele ha informato gli Stati Uniti prima di agire. Mentre, gli stessi ministri israeliani sono stati informati della possibilità di una risposta significativa da parte dei nemici di Israele. Risposta che effettivamente è stata annunciata a stretto giro di posta sui social da uno dei membri del governo Houthi filo-iraniano Mohammed al-Bukhaiti: “Gli attacchi israeliani a Hodeida, controllata dagli Houthi, saranno accolti da una escalation. Israele ne pagherà il prezzo”.
Le altre minacce contro Israele e l’intervento di Netanyahu. “L’incendio di Hodeida consumerà Israele”, ha avvertito Hamas. Mentre gli Hezbollah libanesi annunciano una nuova fase del conflitto. Come detto, a cose fatte Netanyahu è intervenuto direttamente in due fasi. Prima con una dichiarazione diffusa dal suo ufficio per dire che ha seguito direttamente l’attacco, poi parlando in tv: “Chiunque desideri vedere un Medio Oriente stabile e sicuro dovrebbe opporsi all’asse del male iraniano e sostenere la lotta di Israele contro l’Iran e le sue metastasi: nello Yemen, a Gaza, in Libano, ovunque”.
Il resto del discorso del premier israeliano. Netanyahu ha aggiunto: “Questa operazione ha colpito obiettivi a 1.800 km dai nostri confini. Rende chiaro ai nostri nemici che non esiste luogo in cui non possa arrivare il lungo braccio dello Stato di Israele”. La tv israeliana dal canto suo ha reso noto: “I piani per l’attacco di Israele nello Yemen erano stati elaborati in anticipo e sono stati aggiornati dopo il drone su Tel Aviv”. L’Idf, invece, ha affermato che i raid avevano lo scopo di impedire agli Houthi di importare armi iraniane nel porto di Hodeida che per questo Israele considera un “legittimo obiettivo militare. L’attacco è stato condotto esclusivamente da Israele”.
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