di MARCO VALERIO/ Tre medaglie per l’Italia nella prima giornata dei Giochi Olimpici di Parigi 2024. Questo l’ordine cronologico di come sono arrivati i successi dei nostri atleti: prima l’argento di Filippo Ganna nella crono di ciclismo, poi il bronzo di Luigi Samele nella scherma, infine il bronzo della staffetta azzurra 4X100 stile libero. Cominciamo con la medaglia d’argento centrata da un Filippo Ganna, particolarmente sfortunato: a Tokyo 2020 l’oro gli venne precluso dai percorsi in salita, stavolta da un fuoriclasse come il belga Evenepoel che stacca l’italiano di 14″92.
Ma super Ganna distanzia di oltre dieci secondi l’altro belga Van Aert che chiude sul gradino più basso del podio. Insomma, è un argento che vale quasi quanto una vittoria. A festeggiarlo, sul traguardo, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, accompagnato dalla figlia Laura. C’erano anche il presidente del Coni, Giovanni Malagò e il numero uno della Federciclismo Cordiano Dagnoni. Sergio Mattarella sempre più una sorta di Sandro Pertini del terzo millennio. Dopo aver festeggiato Ganna, infatti, il nostro Capo dello Stato ha fatto festa con Luigi Samele nella sciabola.
Grand Palais: Luigi Samele, nella sfida per il bronzo, batte l’egiziano Ziad Elsissy 15-12. Luigi Samele, 37 anni, in semifinale era stato sconfitto dal sudcoreano Sanguk Oh, il quale si era imposto col punteggio di 15-5. Lo schermidore foggiano era partito bene (avanti 3-0) ma non era poi riuscito a opporsi al travolgente ritorno dell’asiatico, volato sull’11-4 prima di chiudere 15-5. Ricordiamo che l’atleta delle Fiamme Gialle, a Tokyo 2020 vinse l’argento individuale e quello a squadre.
La medaglia di bronzo della staffetta 4X100 stile libero. L’Italnuoto scende di un gradino in questa disciplina rispetto al passato, ma, resta comunque sul podio. Peccato solo per alcune frazioni che avrebbero potuto consentire agli azzurri di andare più veloci, come la prima disputata da Alessandro Miressi col crono di 48″04. L’argento va all’Australia, l’oro agli imprendibili Stati Uniti di Caeleb Dressel (ottavo oro per lui). La differenza per la nostra staffetta l’hanno fatta Thomas Ceccon in seconda frazione e Manuel Frigo nell’ultima: grazie al suo strepitoso 47″06, l’Italia brucia la Cina campione del mondo.
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