L’ORRORE DI PARMA/ Neonati sepolti nel giardino di casa: Chiara, la madre di 21 anni, non risponde alle domande del gip. L’avvocato della ragazza: “Secondo me in questa storia qualche pezzo manca”

di SERGIO TRASATTI/ Interrogatorio di garanzia per Chiara: la 21enne di Vignale di Traversetolo (Parma) agli arresti domiciliari dal 20 settembre scorso, con l’accusa di aver ucciso e seppellito nel giardino di casa i suoi due figli dopo averli partoriti. L’esame del DNA ha accertato che i due piccoli erano figli della giovane che adesso dunque è accusata di omicidio premeditato e soppressione di cadavere. La ragazza non ha risposto alle domande del gip del tribunale di Parma.

Le parole del legale della donna. L’avvocato Nicola Tria ha detto: “Chiara si è avvalsa della facoltà di non rispondere, una scelta tecnica. Ovvio che questo non significa, e mi preme chiarirlo, che in un altro momento non possa di nuovo rendere dichiarazioni o sottoporsi a interrogatorio, così come ha fatto anche in due circostanze in precedenza. Una volta presentandosi spontaneamente e una volta essendo interrogata e quindi quella attuale, ripeto, è una scelta strettamente tecnica”.

La precisazione dell’avvocato Tria. Il legale di Chiara ha poi sottolineato: “La famiglia, tutta la famiglia, chiede che si rispetti, in qualche modo, la riservatezza di ciascuno dei suoi componenti, la sofferenza che questa vicenda ha causato e sta causando; e che si rispetti anche il legittimo silenzio che hanno deciso di mantenere in questo momento sulla vicenda. Questa è una vicenda tragica da qualunque punto di vista la si voglia guardare, e anche particolarmente complessa, io credo”. Poi l’avvocato Tria, in modo sibillino, ha aggiunto: “Comunque, secondo me in questa storia qualche pezzo manca”.

La nota del procuratore di Parma. Alfonso D’Avino ha scritto: “Non intendo avere nessun atteggiamento di indulgenza nei confronti di Chiara avendo per lei chiesto, per ben due volte, la misura cautelare più grave, con ciò dimostrando il massimo rigore nell’applicazione della legge e nella gestione giudiziaria del caso. La Procura di Parma può ritenersi ‘soddisfatta’ (ci si lasci passare l’espressione) per aver garantito, per circa un mese, la serenità e la tranquillità alla giovane protagonista della vicenda di Traversetolo”. Nuovi sviluppi sono attesi a breve.

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