di MARIO MEDORI/ Alla presenza del presidente eletto Donald Trump e del patron di Space X Elon Musk, è andato in scena il test in volo numero sei senza equipaggio per la nave spaziale Starship, pronta a essere completamente e rapidamente riutilizzabile per destinarla alle future missioni sulla Luna e su Marte. Il lancio è avvenuto presso la Starbase, situata nei pressi della Boca Chica Beach, sud del Texas. Stavolta, però, i tecnici hanno optato per un ammaraggio nell’oceano, nel Golfo del Messico.
Cosa era avvenuto nei test precedenti? Semplice: SpaceX era riuscita a ricatturare l’enorme booster del razzo, “Super Heavy”, attraverso i meccanismi predisposti sulla rampa di lancio. Ricordiamo che Starship è anche il veicolo che la Nasa ha selezionato per far atterrare gli astronauti statunitensi sulla superficie lunare già a partire dal 2026.
Space X comunque non vuole sentire parlare di fallimento. Ma, resta il dubbio sul perchè abbia optato per l’ammaraggio. La navicella spaziale Starship, lanciata dal booster e separata dalla Super Heavy, ha acceso i motori e continuando a librarsi nello spazio. Space X ha poi reso noto che a differenza del volo di prova fatto nell’ottobre scorso, tenterà di spingere la navicella spaziale ai suoi limiti.
Il nuovo ordine. Per la prima volta, i responsabili della missione di SpaceX hanno ordinato al veicolo di riaccendere un motore nello spazio. Intervistato dalla CNN, Garret Reisman, ex astronauta della NASA ora consulente per SpaceX, ha spiegato: “È una cosa importante. I motori dei razzi Starship sono delle piccole bestioline schizzinose e non è così facile accenderli, spegnerli e riaccenderli”.
Elon Musk verso la Casa Bianca. L’amministratore delegato anche di Tesla, nonchè proprietario della piattaforma social X, ha infatti sostenuto Trump nella campagna elettorale per presidenziali del 5 novembre USA 2024. E forse è stato determinante nella vittoria del tycoon contro la candidata del Partito Democratico Kamala Harris. Non a caso, in questo momento, Musk è uno dei consiglieri più vicini a The Donald, e a breve dovrebbe avere anche un importante ruolo nel nuovo governo repubblicano d’America.
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